Descrivere un'opera come "A Day in the Life" nella sua interezza è difficile, quindi di spero di fare una buona recensione.

La traccia finale di "Sgt. Pepper", è un'opera incredibile, in cui la combinazione "tradizione-innovazione", tanto amata dai Beatles in quel periodo, è espressa al suo massimo.

È stata scritta per la maggior parte da Lennon, ispirato da un incidente mortale che coinvolse Tara Browne, lord britannico amico di Lennon e McCartney. Nella canzone viene anche citato il film "How I Win the War", a cui Lennon partecipò, ma che uscì solo qualche mese più tardi rispetto all'album "Sgt. Pepper". Dopo le sue strofe, inizia un crescendo orchestrale (idea di McCartney), dove tutti gli strumenti suonano dalla loro nota più bassa alla più alta, per creare un caos musicale mai sentito prima.

Il crescendo si interrompe, una sveglia suona, e così inizia la parte di McCartney, solare ma particolare al tempo stesso. Finita la strofa, ci sono circa 30 secondi di una voce che, pur non dicendo niente di speciale (fa solo "aaaahhh"), si combina maestosamente con l'orchestra e mette in evidenza il caos, il pathos del testo, come fosse la fine di qualcosa. Successivamente, c'è un'altra strofa di Lennon, ed il crescendo riparte.

Al termine del secondo crescendo, non c'è nessuna sveglia: la musica si ferma, e si sente una forte, lunga ed incredibile nota di piano, che si prolunga per più di 40 secondi, scomparendo sempre di più. Ad un certo punto, il suono di un fischietto per cani ed un loop di voci modificate che dura circa 30 secondi.

La canzone è piena di pathos, e tiene con il fiato sospeso per tutto il tempo. Rappresenta il punto più alto di innovazione mai raggiunto dai Beatles, e la sua posizione in "Sgt. Pepper" ha completamente senso; perchè, nonostante non sembra essere collegata alla "trama" dell'album, cioè al concerto di una band diretta dal Sergente Pepper, simboleggia la fine. Non solo dell'album, ma anche di tutte quelle speranze, di tutte quelle certezze, di tutte le gioie, dei sorrisi che il concerto ha portato al pubblico che lo ha ascoltato, per ricordare al pubblico stesso le difficoltà, le fragilità, le insicurezze, le incertezze, la serietà della vita. Anche per questo si chiama "Un giorno nella vita", non solo perché racconta quello che può accadere in un giorno qualunque, ma anche per ricordare al pubblico che nulla è facile, nulla è dato per scontato, non c'è effettivamente qualcosa che è sempre raggiungibile. Bisogna impegnarsi per affrontare le cose. Questa canzone è una lezione di vita. Non è una semplice storia raccontata, ma è la spiegazione del mondo e di come funziona.

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