Fin dal titolo, Tom Rowlands e Ed Simons sembrano voler sottolineare il loro cambio di nome. Sì, perché prima di quest'album erano conosciuti come Dust Brothers, ma dopo una minaccia di azione legale da parte dei veri Dust Brothers, il duo britannico ha dovuto cambiare il proprio nome in fretta.
Ed eccoli allora qui, con questo "Exit Planet Dust", mitico esordio che segna la nascita della dance elettronica più all'avanguardia.
Fin dalle prime tracce si può comprendere appieno l'essenza del Big Beat: un beat, per l'appunto, che non si ferma mai fino alla fine della traccia; eppure riesce non solo a farti ballare di gusto, ma ti metti pure a canticchiare ogni suono, ogni frammento di beat, anche quando la traccia è finita.
Ma attenzione, questo non significa che ogni traccia è un tormentone tedioso, al contrario: ritmi e suoni sono qui stati creati e mixati con i giusti ingredienti chimici, e il risultato è così delizioso da leccarsi i baffi anche dopo (rendo l'idea ?).
E da qui in poi i Chemical Brothers, già partiti benissimo, avrebbero continuato a fare cose bellissime, dotate di straordinaria invettiva e capaci di far ballare anche l'ascoltatore più tranquillo (vedi "Dig your own hole", giusto per fare un esempio).
Viva il Grande Beat!
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