E' il 7 Aprile del 1993, ore 20.30 allo Stade Vélodrome di Marsiglia si gioca Olimpique Marsiglia - Glasgow Rangers, partita del Gruppo A valevole per il passaggio del turno alla finale di quella prima edizione della Champions League. Appaiate in testa a 6 punti ci sono proprio queste due squadre, il Marsiglia è molto più legato alla vittoria, gioca in casa e deve affrontare nella successiva ed ultima giornata il Club Brugge, ostica squadra belga; mentre i Rangers dovranno affrontare il CSKA Mosca in casa, fanalino di coda nel girone.
Il Rangers schiera in campo: Andy Goram, Stuart McCall, David Robertson, Richard Gough, Dave McPherson, John Brown, Trevor Steven, Ian Ferguson, Ally McCoist, Ian Durrant e Pieter Huistra.
Il Marsiglia, guardandolo oggi, ha sicuramente la formazione più talentuosa con: Barthez, Angloma, Di Meco, Boli, Sauzeé, Desailly, Eydelie, Boksic, Voller, Abedi Pele e Deschamps.
La partita si sblocca dopo soli 18 minuti con un goal di Sauzeé, destro al volo da fuori area su un intelligente cross basso di Voller; Goram tocca ma non blocca e la palla gonfia la rete. La partita si fa subito pesante e nervosa ben quattro le ammonizioni negli ultimi 15 minuti di gioco del primo tempo; si va negli spogliatoi, 1 a 0 per il Marsiglia e strada in discesa per la compagine francese.
Parte il secondo tempo, con il Rangers subito in avanti. Al 52° minuto sugli sviluppi di un calcio d'angolo eseguito da Steven, Bolì spizza la palla, in corsa arriva Durrant che calcia al volo dall'angolo esterno dell'area di rigore con la palla che si infila sul palo opposto. 1 a 1 e la partita è ancora molto lunga ma in realtà fino al 90° non succede assolutamente nulla ed anzi il Marsiglia rischia di vincere la partita.
Successivamente il Marsiglia vincerà a Bruges e il Rangers pareggerà con il CSKA Mosca, in caso di medesimo punteggio nel girone sarebbe comunque passato il Marsiglia per differenza reti; questo è stato il miglior risultato del Glasgow Rangers in Coppa dei Campioni, nonostante l'avvento di Brian Laudrup e Paul Gascoigne nelle stagioni successive.
Basile Bolì un mese e mezzo più tardi spizzerà un'altra palla da calcio d'angolo, ma con esito ben diverso.
In quel periodo probabilmente muovevano i primi passi nel mondo i componenti del gruppo: The Cherry Wave. Tre ragazzi da Glasgow che fanno del rumore un'arte. Memori dei compatrioti scozzesi, The Jesus And Mary Chain, ne assorbono il noise acuto e lo trasformano in distese oceaniche, diventano shoegaze riempiendosi di fuzz. Nonostante vivano in un'ambiente gremito da gruppi Stoner, sono riusciti a trarne beneficio levigando le parti più dure mantenendo la psichedelia.
Avalancher al suo passaggio sgretola pareti massicce, sono poco più di 30 minuti compattati in 8 canzoni che fanno fuoriuscire fumi lisergici dalle proprie memorie e offuscano, per un attimo, le odierne problematiche riportandoci in un mondo che voleva esplodere in ogni momento. L'album termina con Fuzzthrower una canzone molto dolce e delicata che dopo i 5 minuti vive di una cacofonia ansiogena e distruttiva, un finale che ultimamente viene spesso riproposto e che a me garba non poco.
Nel 1993 la Gran Bretagna stava già vivendo gli albori della stagione Brit Pop dopo aver abbandonato prematuramente lo Shoegaze. Il 28 Marzo di quel 1993 usciva Suede album dell'omonima band, il 7 Aprile del 1993 il Glasgow Rangers pareggiava la partita più importante della sua storia calcistica. Inizio e termine, oppure entrambi termini, a seconda dei punti di vista.
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