Recensii "Starfish" per ammirazione nei confronti di un gruppo che stimo tanto, per l'inconfondibile voce di Kilbey e per un Album, a mio parere, veramente "straordinario"
The Church, presenti da ben venticinque anni, una valanga di dischi, tra l'altro da loro autoprodotti, ascoltati gradevolmente tanto ieri, quanto ancora oggi da tutti noi, "piccoli e grandi fans" sempre a caccia delle loro novità, e "quasi sempre" ripagati con moderata soddisfazione, un esempio? ........ "El Momento Descuidado", piacevole e accessibile.
L'impatto "simpaticamente sconvolgente", è inevitabile per chi li conosce dalle origini, ma via via che lo si ascolta e riascolta, il tutto va scemando, fino ad arrivare a desiderarlo intensamente. Hanno riportato alla luce nove delle loro canzoni hit più famose, tutte riproposte in chiave interamente acustica, completamente rivestite a festa, spontanee, calme, pacate, rilassanti, con arrangiamenti calibrati, sempre da urlo gli arpeggi tra Koppes e Willson-Piper, una forte accentuazione d'archi, tastiere, organi, fisarmoniche a bocca e mandolini (tutti strumenti caratteristici e fondamentali per i The Church) armonie adatte al XXI secolo, che accompagnano quel dolce strascico di nostalgici ricordi, che piacevolmente ci fanno ancora sorridere, in altre parole sto parlando di "The Unguarded Moment", "Almost With You", "Metropolis", "Chromium", "Sealine", "A New Season", "Tristesse", "Under The Milky Way" e "Invisibile", estrapolati da "Starfish", "The Blurred Crusade", "After Everything Now This", "Heyday", etc. etc... e ci hanno deliziato d'altri cinque inediti, ovvero: "0408", "November", "All I Know", "Till The Cows Come Home", "Between Mirages".
Un Album che fa l'eccezione? E' difficile a dirsi per un gruppo fuori dagli schemi, che ha costantemente viaggiato controcorrente agli anni '80, con risultati imprevedibili, ben attento ai particolari e dalla classe innata. Questa "eccezione" può sicuramente trasformarsi, anche in critica da parte di tanti ammiratori, poco propensi nel gradire questa loro ( ), oppure può privilegiarsi di commenti benevoli alla novità, quindi libero campo ai gusti, giudizi e pregiudizi altrui, ma credetemi ascoltare un attuale "Under The Milky Way" sui passi dell'originale in "Starfish" non vi deluderà, le trovo entrambe così coinvolgenti.
Un sound molto levigato che "non rispetta" le versioni originali, ma è una dimostrazione del continuo evolversi di questo gruppo, che non ne storpia l'essenza.
Potrei concludere affermando che il tempo non li ha scalfiti, ma li ha semplicemente maturati, ed è detto tutto!
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