"London Calling" fu l'album di svolta dei mitici Clash, dopo i precedenti 2 album arrivò questo capolavoro che da milioni di persone, fan o solo esperti di musica definirono uno dei migliori album di sempre. Questo album mischia il suono classico dei Clash con suoni nuovi, creando canzoni bellissime che dimenticare è impossibile. Personalmente un cd musicale con così grandi contenuti raramente mi è capitato di ascoltarlo e vi giuro che se un giorno vi capiterà di ascoltare "London Calling" ricordatevi che state per ascoltare un'opera che difficilmente potrà avere un successore. Non esagero, credetemi, "London Calling" già dalla copertina, ti entra in testa, entra nella storia e nei cuori di chi ama il punk, il rock il jazz il funk e di chi ama la musica in generale.
Già dalla prima traccia, l'omonima "London Calling" si capisce la grandezza del lavoro, nonostante la canzone non sia la migliore in assoluto subito ti rimane in testa ed è difficile non amarla. Già dalla seconda canzone si incomincia a essere esterefatti del lavoro dei Clash, "Brand New Cadillac" è un testo che ricorda il rock anni 70, per chi ama il rock una perla molto preziosa così come "Jimmy Jazz" per chi ama il jazz. I Clash si destreggiano in altri due ottimi lavori cioè "Hateful" e "Rudie Can't Fail" fino ad arrivare a "Spanish Bomb" canzone che porta nella guerra spagnola con un ritornello in parte proprio in lingua spagnola. Il disco continua senza sosta fino ad arrivare a due capolavori, prima "Lost In The Supermarket", una canzone triste, toccante che parla di solitudine "Chi chiama da lontano chiama da lontano E il silenzio mi lascia solo" oppure la tristezza e la violenza del mondo che oramai sono le uniche cose chi ci danno emozioni "Sentivo la gente del piano di sopra Urlare e picchiarsi in modo terribile Sentire quei rumori fu la mia prima emozione Ecco cosa avevo intorno a me". L'altro capolavoro è "Clampdown", a mio modesto parere uno dei migliori brani dell'album, ascoltare per credere. i Clash continuano senza sosta con il Reggae di "The Guns of Brixton" e con la bella "Death Or Glory". Altri episodi ottimi dell'opera sono il Rock di "I'm Not Down", brano che fa molto riflettere, il Reggae di "Revolution Rock" e la perla, inizialmente scartata, "Train In Vain" uno dei pezzi più belli dei Clash, che chiude questo album storico.
In conclusione che dire? Comprate e trovate quest'album visto che è un impresa molto difficile, chi lo troverà sarà molto fortunato, niente male per un album che quando usci fece definire i Clash "traditori" dai propri fan visto che abbandonaro il classico Punk... quegli stolti non sapevano cosa avevo scartato. Questa è un lavoro incredibile che è di diritto entrato nella storia della musica.
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