Mentre la scena musicale odierna si sta sempre piú spostando verso gli States, in Inghilterra è sbocciato dal fango (nulla) un gran gruppo che ho avuto la fortuna di conoscere grazie al famoso passa-parola tra amici e conoscenti. I Cooper Temple Clause sono gli ennesimi figli dei Radiohead, ma non sono dei semplici copioni privi di idee con la testa vuota, anzi... direi che sono abbastanza originali.
I sei componenti stupiscono per la ricchezza di stili e di sonorità che riescono a fondere accuratamente tra loro; oltre alle chitarre c'è posto anche per sintetizzatori, campionatori, samples e loops piú o meno ricorrenti in tutto l'album, specie in 555-4823 strumentale ed elettronica al 100%. Sensazionali quando propongono songs come "Did You Miss Me?", "Who Needs Enemies", "Let’s Kill Music" e la conclusiva "Murder Song"...
Non manca neppure la ballata di turno "Digital Observation" che suona molto Archive. La voce rauca del cantante entra in perfetta simbiosi con la loro musica ipnotica, nitida, attenta e accurata. Starà a voi decidere se comprarlo, scaricarlo o masterizzarlo... certo è che vi consiglio di fare una di queste tre cose.
In definitiva un album schizofrenico ma pieno di (belle?) sorprese.
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