"Magic And Medicine" è il secondo album dei Coral, sei giovanotti che, non avendo niente di meglio da fare nella loro fredda cittadina del Regno Unito, hanno deciso di imbracciare gli strumenti e diventare una delle band più osannate da critica e pubblico negli ultimi due anni.

Ad un primo ascolto il disco si presenta con alcune caratteristiche fondamentali che segnalano una nuova maturità musicale, differenziandolo dal suo predecessore ("The Coral") .

Innanzitutto non ci sono più canzoni stravolte nel ritmo ogni minuto ed il risultato è un disco meno arrabbiato del precedente ma più unitario ed introspettivo. Come al solito è difficile "intrappolare" dentro un solo genere le canzoni dei Coral: il singolo "Pass It On" è una ballata che mischia il blues, il country e il pop; la formula si ripete anche per Liezah (di sicuro la più bella canzone d'amore da un anno e mezzo a questa parte) raggiungendo risultati disarmanti, data la semplicità con cui scorrono le melodie riuscendo comunque a lasciare qualcosa all'ascoltatore.
La canzone che apre il disco, intitolata "In The Forest" è sicuramente uno dei brani migliori scritti finora dalla band: per la prima volta i Coral ci propongono atmosfere davvero cupe sfruttando al massimo il talento alle tastiere Nick Power.

Non manca chiaramente il rock'n'roll più classico, quello per intenderci di ispirazione 70's che sta rendendo famosi i Kings Of Leon: "Talkin' Gypsy Market Blues" è l'esempio principale (canzone veloce, ritmiche incalzanti al punto giusto chitarre crude senza troppi effetti).
Forse l'unica piccola pecca del disco è quella di non avere una canzone veramente cattiva, o per lo meno un po più aggressiva delle altre, che sono tutte abbastanza tranquille.

Se l'anno scorso era stato il chitarrista Bill Ryder Jones a sorprendere tutti per il suo talento (solo 19 anni ma suona come se dalla nascita non avesse fatto altro) quest'anno è James Skelly a mostrare segni di una crescita artistica notevole: la sua voce risulta più pulita, più adeguata al sound della band che dopo quest'album è diventato veramente inconfondibile.

Insomma, i ragazzi stanno crescendo bene dal punto di vista musicale, se continuano di questo passo tra un po', saranno i Coldplay ad aprire i loro concerti e non viceversa.

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