Liam Fray, eccentrico frontman dei mancuniani Courteeners, aveva descritto già due anni orsono questo “More. Again. Forever” come un disco avventuroso e sperimentale.
Sesta prova in studio per il trio di Manchester, il nuovo lavoro era già stato anticipato da alcuni pezzi in sede live e presentato come un deciso allontanamento dalle sonorità dei dischi precedenti, soprattutto da quel “St. Jude” ormai vecchio dodici anni. Un esordio diventato nel tempo un piccolo classico del guitar rock di quel decennio.
I Courteeners sono quindi diventati quel tipo di band al quale viene spesso richiesto un “ritorno alle origini”, soprattutto dai quei fans che si sono sentiti traditi per il proseguo di un percorso che ha allontanato Fray e compagni dalla freschezza indie di quell’esordio così sbarazzino. C’è da dire che i dischi successivi a quell’exploit non hanno certo fatto gridare al miracolo, anche se i numeri sono rimasti dalla parte della band (tutti gli album hanno centrato la top ten in UK, per non parlare dei live sempre gremiti).
Ci voleva un salto, un tentativo di smarcamento definitivo, ed è finalmente arrivato con questo “More. Again. Forever”, a conti fatti la miglior prova in studio della band; un irresistibile frullato di suoni e colori che si addice perfettamente all’anima sbarazzina dei tre di Manchester.
Fray aveva citato gli LCD Soundsystem come fonte di ispirazione, e non a torto, basti sentire la devastante titletrack; ma già l’inizio è una mazzata clamorosa, con l’electro glam della superba “Heart Attack” ed il fiammeggiante pop intriso di psichedelia del singolone “Heavy Jacket”.
I Courteeners non mancano comunque di marcare territori più classici: la squisita “Better Man” sta esattamente al centro tra R.E.M. e Smiths, “The Joy Of Missing Out” e “Take It On The Chin” sono contentini ben riusciti per i vecchi indie fans mentre “Hanging Off Your Cloud” è una ballad capolavoro che si regge su di un piano battente e sull’interpretazione sofferta di un Fray davvero intenso.
Insomma, il salto per i Courteeners è arrivato davvero: vedremo se il pubblico accompagnerà il trio mancuniano verso un trionfo che sarebbe assolutamente meritato.
Brano migliore: Hanging Off Your Cloud
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