Klezmer è il risultato della fusione delle parole ebraiche kley e zemer, e come significato ultimo ha l'idea di fare musica. Klezmer è la musica popolare strumentale, ma anche no, degli ebrei dell'est Europa. Ed è proprio a Cracovia, in Polonia, che John Zorn, che della commistione tra musica klezmer e jazz si è fatto sperimentatore più accanito, scova la Cracow Klezmer Band. E nel 2006 compone per loro il quinto volume dei Book Of Angels chiamato Balan. La banda klezmer di Cracovia è composta da quattro elementi, Jaroslaw Bester alla bayan (fisarmonica russa a bottoni), Jaroslaw Tyrala al violino, Oleg Dyyak alle percussioni e Wojciech Front al contrabbasso che in questo disco vengono affiancati da altri musicisti che si curano di dare voce ed elettronica al tutto.
Qui non aspettatevi, dunque, le svisate elettriche dei Secret Chief 3, il campo di sperimentazione è tutt'altro. Prendere l'impianto puramente klezmer e drogarlo delle pazzie Zorniane. "Zuriel" è una danza nervosa e folk, in cui il violino e la bayan si librano in voli taglienti, e in cui s'insinua una goccia di elettronica contaminante, che stride nelle orecchie. Già dalle prime note di "Suria" il lato storto di Zorn entra liberamente a farsi sentire, il contrabbasso entra piano, seguito da singhiozzi sintetici e percussioni acquose, e Jorgos Skolias si fa lo Yamatsuka Eye del folk, con contrappunti vocali inquietanti, sussurrati sotto ad una bellissima melodia sorretta dalla bayan, fino a diventare un canto malato vero e proprio sul finale.
Splendida la velocissima e folle "Kadosh" in cui violini impazziti si scontrano con synth irritanti e una fisarmonica tirata formano un pezzo di autentica musica classica estrema, sinfonie come lame di rasoio. "Jehoel" è un'inquietante ballata per bayan, dove s'insinuano suggestioni di oscurità che creano tensioni al limite della sopportazione. Il lato jazz prende forma nella linea di contrabbasso ossessiva di "Aniel", che invita ad una danza impazzita, dove le free form degli strumenti solisti rendono impossibili i passi, in un crescendo nervoso e potente.
"Ehi klezmorim, bravi ragazzi! Io da bere vi offrirò, fate una canzone allegra che si prenda la tristezza! suonate una canzone allegra suonate una canzone triste; geme il flauto, geme il violino, tutto intorno sembra un pianto!"
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