Due sono i capolavori assoluti uniti tra di loro e che personificano la morte come alternativa “alla vita” e sono 'Seventeen Seconds' e 'Faith', rappresentati dall’interposizione dell’esistenza tra la vita e la morte sottoforma di eclisse.
'Seventeen Seconds' (eclisse lunare) dove l’esistenza (terra) si interpone tra la vita (il sole) e la morte (luna), mentre in 'Faith' (eclisse solare) dove la morte (luna) si interpone tra la vita (il sole) e l’esistenza (la terra), è la legge della natura e chi meglio dei The Cure per incarnarla?
Questo Album è il più fertile capolavoro di morbosa e paranoica visione sanguigna di un amore perverso ma vero e trascendentale. In quel periodo Robert Smith si era profondamente folgorato dall’ascolto di “Unknown Pleasures” dei Joy Division a tal punto che decise che era ora di liberare la sua straziata anima, in modo platonico ma reale, descrivendo tutto ciò che nessuno avrebbe osato mai toccare, diceva.... perché avere paura di parlare della morte, infondo ci appartiene anch’essa, e così lo fece in maniera sublime, eclittica e lacerante, il male che uscirà dai pori della pelle echeggiando sulle note di profondi sintetizzatori, tastiere e basso. L’intero Album nasce per l’amore travagliato, disperato per Mary (gli dedicherà il brano “M”) espressione massima del vero valore di sentimento, un amore intrinseco e ostacolato da tutto e da tutti che porta Robert al deliro innocente e tutto si concentrerà in quei 17 secondi finali, dove o resti, o te ne vai via per sempre, o la vita, o la morte per Mary, ma un piccolo gesto e una parola saranno sufficienti a equilibrare l’esistenza, perché l’eclisse passerà velocemente e il suo sogno si potrà realizzare probabilmente solo attraverso la morte e la speranza di una prossima vita e Robert aspetterà quel futuro dove verrà appagato di tutto ciò che la vita terrena non ha potuto concedergli, lui e Mary immersi nella luce annebbiata del bosco incantato, si uniranno per sempre.
“A Reflection” traccia strumentale, pianoforte tormentato, accompagnato da una chitarra elettrica e la voce lacerante di sottofondo nel bosco buio e incarnato “Play For Today” energia di sintetizzatori, chitarre, basso e voce che invocano la volontà di fare ciò che è giusto per se stessi, l’importante è agire e reagire senza giudicare le intenzioni prossime “Secrets” straordinaria traccia, basso a ripetizione e chitarra in una corsa sfrenata intorno a un pianoforte e voci lontane che confidano tutti i segreti da condividere nell’ intimità in una notte profondamente buia “In Your House” traccia privilegiata dal basso di Gallup in una tristezza che non convince, non ci si accontenta alla rassegnazione dell’impossibilità di avere il proprio amore “Three” inquietante, la voce lontana di Robert, gli strumenti impazziti iniziano a correre nel bosco, ma è così tutto buio e si ha paura di cadere in una fossa profonda, il sudore cola sul viso e gli occhi sono sbarrati, mentre il cuore è paralizzato “The Final Sound” brevissimo clavicembalo introduce come per sfida il capolavoro a seguire “A Forest” le tastiere, batteria e basso creano l’atmosfera notturna. Un inizio di perdimento e poi di nuovo la corsa nel bosco, gli sguardi, la voce, la voglia, di voler questo amore, ma accorgersi che è solo un sogno del desiderio. Ma poi, era Mary o la Morte? Again Again Again “M” le chitarre fanno da capostipite nella tristezza... forse troverai un uomo migliore di me e te ne andrai per sempre, fai la scelta che ritieni più giusta, ma se te ne vai io muoio perché ti amo.
“At Night” gli strumenti sono eccellenti, sono come pennelli calibrati e straziati, brano energetico ma tanto ammalato, è la fine, desolazione, dolore, sofferenza, oramai sono penetrati nell’ nima. “Seventeen Seconds” daranno la risposta fondamentale, sono la MISURA DI UNA VITA, l’anima in un sogno da incubo esistenziale ma così immenso e vitale.
Robert plasmatore dell’Io medesimo e assoluto, questa è la storia del vero amore di 'Seventeen Seconds' che proseguirà prossimamente con Faith, perché i due corpi, un giorno, potranno vivere in una sola anima...
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