C'era una volta a Bracciano (e c'è ancora oggi) un castello incantato dove strane creature chiamate pirla - in particolare la varietà "very important" - solevano riunirsi da ogni parte del globo al fin di convolare a nozze. L'origine di tale usanza si perde nella notte dei tempi: narra la leggenda che ad introdurla fu non un pirla, ma una variante di homo sapiens denominata "Martin Scorsese".

La scienza ha ormai appurato come il pirla sia geneticamente impossibilitato a dotarsi di una personalità autonoma e di discernimento, per cui rimane sovente affascinato da rituali per lui incomprensibili, e soggiogato poi da un'invincibile coazione a riprodurli. Ne forniscono prova due esemplari tra i più famosi, l'italico da esportazione "Eros Ramazzotti" e la varietà transoceanica "Tom Cruise", che proprio nell'antico maniero celebrarono la loro unione con esemplari di sesso femminile, attirando nel contempo nell'amena località migliaia di consimili.

Sabato 27 agosto 2011, i privilegiati indigeni braccianesi hanno avuto la fortuna di assistere ancora una volta ad un simile prodigio della natura grazie alla v.i.p. "Petra Ecclestone", specie ancora poco conosciuta, discendente dall'anziano ceppo migratore "Bernie", ben più noto per dilettarsi facendo correre automobiline su e giù per il mondo.

Carattere saliente e distintivo della cerimonia nuziale del very important pirla è l'esclusione dal contesto di chiunque non sia ad esso assimilabile, forma di apartheid assolutamente up-to-date e politically correct. Per questa ragione, è impossibile accertare a quali riti indulgano i pirla una volta riuniti in consesso, al riparo da sguardi indiscreti: e però, fondati timori ed inquietanti sospetti suscitano nell'ignara popolazione umana le fragorose esplosioni notturne che sempre accompagnano tal genere di convivio.

Per nostra fortuna, la comunità scientifica internazionale è riuscita quanto meno ad appurare il carattere prettamente ludico dell'evento, assicurato dall'immancabile presenza del very important pirla delle famiglie "ereditiera" e "canterina". A conferma, numerosi testimoni sostengono di aver notato la presenza a Bracciano, proprio lo scorso 27 agosto, degli esemplari "Paris Hilton", "Fergie-Dei-Black-Eyed-Peas aka Se-La-Incontro-Per-Strada-Non-La-Riconosco-Mica" ed "Eric Clapton" - quest'ultimo noto alle cronache per  l'ormai logoro, quarantennale camuffamento da essere umano, sottospecie musicista, del genere blues, tendenza Zucchero (dal che Charles Darwin avrebbe dedotto che il pirla altro non sia che una degenerazione della salamandra).

Si può trarre una morale da sì edificanti accadimenti?

Ovviamente, ed è esplicata con dovizia di particolari ed illuminanti dettagli nell'infaticabile opera di due sociologi statunitensi, i fratelli Chip e Tony Kinman, docenti presso l'University Of California di Los Angeles.

Purtroppo, l'imponenza del contributo dottrinario può scoraggiare l'approccio, per cui consiglio in alternativa di ascoltare con attenzione le concise ed esemplificative prolusioni cui i due luminari si dedicavano al di fuori del costrittivo ed ingessato mondo accademico, le cui tracce sono ancora oggi impresse su due curiosi supporti, titolati, rispettivamente, «I Hate The Rich b/w You're Not Blank» e «Class War b/w Mr. Big».

Una volta assuefatti ai disturbanti rumori di sottofondo, sono sufficienti dieci minuti per vedere la luce e comprendere che, causa una secolare devoluzione:

  1. i very important pirla sono materialmente ricchi, ma per davvero, e purtroppo non hanno la benché minima idea di come destinare costruttivamente le loro ricchezze, difettando di spirito, per cui ...
  2. i very important pirla non sono finora riusciti ad escogitare un modo migliore per impiegare il tempo che dissipare ed ostentare volgarmente quello che possiedono, per cui ...
  3. i very important pirla non devono essere banditi dal consesso umano, ma assistiti in un graduale processo di reinserimento sociale (perché bisogna odiare il peccato ed amare il peccatore).

Quindi, se vi capita di imbattervi in un v.i.p., rifuggite la normale ritrosia, ricordatevi che è inoffensivo e non negategli il vostro sostegno: se nessuno di voi è reduce dall'abbandono in autostrada del proprio cagnolino o gattino - ne sono sicuro - come potrebbe rimanere insensibile di fronte alla richiesta di aiuto di un very important pirla?

Poi, smessi i panni del Giacobbo ed indossati quelli del Pinhead, delucido chi non lo sapesse sul fatto che i fratelli Kinman agivano sotto lo pseudonimo Dils ed erano autori di un punk'n'roll di chiarissima discendenza clashiana (erano diffusamente considerati la risposta californiana ai quattro londinesi), caratterizzato da ritmiche secche, costruite su sequenze mozzafiato di power-chords e muting, cori trascinanti e testi ultra-politicizzati.

Entrarono a far parte della mia vita di adolescente, quando l'illusione di cambiare il mondo appariva una realtà a portata di mano, e mi colpirono con la potenza di un Mike Tyson prima maniera; e se i Clash la vita me l'hanno cambiata con un album, a loro sono state sufficienti quattro canzoni per convincermi che la strada appena intrapresa era quella giusta, magari non portava da nessuna parte, ma questo è un altro discorso. E difatti, io il mondo non l'ho cambiato, se non il mio. Nemmeno loro l'hanno cambiato, il mondo, al massimo hanno cambiato approccio alla musica, reclutando un altro glorioso reduce, Alejandro Escovedo, per andare a raccontare altre storie un po' rock un po' country, sotto l'insegna Rank And File ...

Ma tutto questo passa decisamente in secondo piano, rispetto al loro impegno sociale per il recupero del very important pirla alla comunità civile.

 

PS: E comunque, chi non conosce i Dils è a tutti gli effetti un very important pirla, sicuramente non se ne è ancora reso conto, ma purtroppo questa è la triste realtà.

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