Per festeggiarne i 10 anni di attività, la In The Red rende omaggio a uno dei nomi di punta dela sua scuderia pubblicando questo mastodontico doppio cd dei Dirtbombs. If You Don't Already Have A Look è una intelligente collezione dei molteplici singoli sparsi in giro per il mondo dai nostri durante questi 10 anni di esistenza, suddivisi in un primo disco di brani originali e un secondo di covers.
Per chi non li conoscesse ancora, i Dirtbombs sono una delle band più esplosive e talentuose dell'underground r'n'r garage americano degli ultimi anni, diventato sempre più un vero culto sotterraneo equiparabile a quello che circondava gli ormai sciolti Oblivians.
Creatura multiforme quella dei Dirtbombs, che a dispetto di frequenti cambi di formazione, ha mantenuto negli anni un'invidiabile coerenza sonora, rimanendo inoltre fedele a una atipica line-up fatta di due batterie, due bassi e una chitarra. Front man, nonchè fondatore della band, è Mick Collins, già mente dei The Gories, seminale band lo-fi garage attiva a cavallo fra gli '80 e i '90.
Date tali premesse è facile intuire che all'interno dei 52 brani presenti sia preponderante l'approccio r'n'r; difatti, per quanto riguarda le tracce autografe, si va dal punk noise ("I'm Saving Myself For Michelle Nichols", "High Octane Salvation", "Correspondence"), al garage puro e duro ("Cedar Point '76", "Headlights On", "Broke In Detroit"), all'indie rock quasi orecchiabile ("Encrypted", "Here Comes That Sound Again"). Ma, come dimostrato nello strepitoso Ultraglide In Black pubblicato anni fa, il meglio i nostri lo danno quando si tratta di rielaborare brani altrui.
E proprio la scelta delle covers testimonia ancor di più la poliedricità della band. Se nomi come Cheater Slicks, The Elois e Gun Club ben si inseriscono nel DNA musicale dei Dirtbombs, spiazza invece trovare nell'elenco artisti come Soft Cell, Yoko Ono, ESG, Adult e addirittura Bee Gees !
Da segnalare un'esplosiva cover di Elliot Smith ("Brand New Game"), l'afflato soul che caratterizza "I Feel Good" di Lou Rawls , l'assurdo andamento dub di "Mystified" dei The Romantics .
Strabiliante come al solito la prestazione vocale di Mick, la cui voce omaggia tanto i padri del soul quanto gli sguaiati vocalist garage, con un carisma a metà fra Jon Spencer prima maniera e un moderno Arthur Lee.
In definitiva un album che che rappresenta al contempo un piccolo Nuggets degli anni '00 e una sopraffina opera di attualizzazione di un sound mai tramontato e tutto da (ri)scoprire.
Caldamente consigliato a chi crede ancora nella primordiale natura selvaggia del rock.
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