"No one here gets out alive", nessuno uscirà vivo di qui.
La realtà delle cose diventa sempre più evanescente. "The Doors", le porte della percezione al confine fra la nostra realtà e l'infinito (le descriveva la poesia di Blake).
Le porte si aprono distaccandosi dalla normale concezione del mondo (quella spazio/temporale). Si può arrivare a drogarsi senza limiti pur di aprire quella maledetta porta, per vedere cosa c'è dall'altra parte. "Break on throught to the other side", apriti un varco dall'altra parte, ma il varco non può essere superato da vivi, perciò: nessuno uscirà vivo di qui, e quando lo capisci la vita assume un altro aspetto, nuovo.
"I tuoi giorni spensierati sono finiti, bambina
La notte si sta avvicinando
Le ombre della sera crescono con gli anni
Cammini sul marciapiede con un fiore in mano
Cercando di dirmi che nessuno ti capisce
Barattando le tue ore per una manciata di spiccioli."
Superata l'infanzia non è mai più facile stare al mondo, perché la notte si avvicina, la notte dove non si vede nulla, la notte di cui abbiamo avuto paura sin da piccoli, quando non riuscivamo a dormire: niente forma, niente colori, solo lo spirito delle cose. Se ci fai attenzione, nella notte, lo senti lo spirito delle cose, degli uomini, di tutto, e ti sussurra, e ti sembra di uscire dal tuo corpo per andare più in la... purtroppo quando non siamo più piccoli, spesso perdiamo la capacità di sentire.
La vita non è semplice sopravvivenza c'è qualcosa di più, qualcosa di tragicamente irripetibile per ognuno di noi. Non c'è una seconda chance, non c'è una strada alternativa: prima o poi ci devi fare i conti con lei, la morte, perchè lei raggiunge tutti, nessuno escluso e quando si avvicina senti la solenne inesorabilità di ogni attimo, in cui tutti siamo uguali. Giungerà la "maschera della morte rossa" di Poe, arriveremo al "termine della notte" di cui parlava Celine e Mahagonny, la città della falsa felicità, sprofonderà come un Atlandide nel deserto sotto la luna dell'Alabama.
Cinque a uno. Nessuno è mai riuscito a capire cosa volesse dire: forse si riferisce al fatto che, al tempo in cui è stata scritta, una persona su cinque si drogava (negli USA) o forse non significa un beato cazzo.
Così si conclude "Waiting In The Sun", l'attesa finisce.
"They got the guns, but we got the numbers, gonna win, yeah"
Loro hanno le pistole, loro distruggono l'ultimo che di buono è rimasto, lo distruggono con la guerra, col dolore...col petrolio.
Noi però abbiamo la musica e con lei non ci sono ne morti ne vivi, ci siamo tutti, c'è tutto, per sempre.
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