Il problema maggiore per un appassionato dei Doors è che nella discografia finora mancava un "live" degno di loro. Infatti, "Absolutely Live", il disco dal vivo più famoso, non dà che un assaggio della grandezza dei Doors sul palco. Ora invece, "In Concert" permette di assaporare al meglio la grandezza dei Doors e in particolar modo, ovviamente, del "Re Lucertola", il "Cristo Risorto In Rock", uno dei massimi geni della musica moderna: Jim Morrison.
Questo doppio cd è composto dell'intero "Absolutely Live", dal bootleg più famoso, "Alive She Cried", e da vari altri pezzi rari. "Absolutely Live" è ormai famosissimo: registrato tra il 1968 e il 1970, ha tra i punti forti il medley "Alabama Song"-"Back Door Man"-"Love Hides"-"Five To One", il celeberrimo poema morrisoniano, "The Celebration Of The Lizard", una agguerritissima versione di "Break On Through", una "Soul Kitchen" epica e soprattutto "When The Music's Over", nella versione probabilmente più bella di sempre, con Morrison che si interrompe per urlare "Shut Up!" ai fans plaudenti durante un momento di silenzio della canzone e che stravolge il testo per dialogare con loro.
Ma solo questo disco non basta, manca molto della grandezza dei Doors, mancano molte delle canzoni (chiamarle così è riduttivo, sarebbe più indicato "opere d'arte") più rappresentative. Il cd 2 si apre con "Roadhouse Blues", agguerritissima e acclamatissima, l'assolo di Krieger è velocissimo, chiusa da uno dei tanti sagaci dialoghi di Morrison con il pubblico, il cui tema stavolta è l'astrologia. A seguire, tra le varie canzoni tratte da "Alive She Cried", si fanno notare "Light My Fire", velocissima e tagliente, "Love Me Two Times", "The Unknown Soldier" e infine il capolavoro dei capolavori: tratta dal film "Live at The Hollywood Bowl", ecco una versione allucinata e lunghissima di "The End", con il testo originale quasi del tutto sostituito da alcuni poemi di Morrison e chiusa da una coda strumentale assolutamente micidiale prima della ripresa del tema iniziale; la voce di Morrison è mozzafiato e personalmente ogni volta che sento questa traccia mi scorre un brivido lungo la schiena. Chiunque ami i Doors non può non avere questo disco.
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