I Doors, con pochi dischi in pochi anni, hanno inventato un blues-rock acido irripetibile.

Sono bastate poche canzoni ad elevare JIM MORRISON come il più grande cantante e poeta nella storia della musica.

La sua voce calda , sciamanica, sconvolgente, lugubre e sensitiva entra nel cuore e non ne esce più.

Come on baby light my fire. . .

Il tutto correlato da numerose innovazioni: l'assenza del basso, l'uso molteplice dell'organo di Ray Manzarek, il chitarrista che non aveva nulla da invidiare a Clapton, Page e Blackmore, il batterista capellone che sosteneva i ritmi magistrali delle loro canzoni.

Nel 1967 il disco omonimo è segnalato come l'esordio più folgorante della storia del rock. Ancora oggi lo è. La Los Angeles per bene doveva subirsi questo genio incompreso, questo scandaloso esibitore, questa volgare rock-star.

Se è così volevo starci pure io in quella Los Angeles per bene.

Il pezzo in questione, "Dai ragazza accendi il mio fuoco", inizia con un organo latino di Manzarek, che rammenta spiagge californiane.

Dopo un po' attacca la voce di Jim: "Sai che non potrà essere vero, sai che io potrei essere un bugiardo, se ti dico, ragazza, che non possiamo aspirare ad altro"

Prova a mettere la notte sul fuoco, bimba, e vedrai che ci realizzeremo.

E poi la parte strumentale, lisergica, pura esplosione acida, con una sezione ritmica a dir poco superlativa, e un Manzarek ispiratissimo.

E infine il ritorno del nostro Re Lucertola, ad insediarsi nelle nostre anime come un angelo demoniaco. . .

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