Nel vorticoso correntone new wave dei primi anni ottanta i DREAM SYNDICATE spiccano per una creatività e un liguaggio musicale unici che influenzerà innumerevoli band negli anni a seguire.
Nati a Los Angeles nel 1982 per mano del cantante chitarrista Steve Wynn e dalla bassista Kendra Smith esordiscono con un capolavoro "The days of wine and roses" che indubbiamente pesca nella scena psichedelica anni '60 (Velvet Underground in primis). Testi intossicati che parlano di alienazione e terrore , un canto alla Lou Reed accompagnato da riff aspri e feedback dell'altro chitarrista Karl Precoda fanno del gruppo l'immagine malata di una generazione in crisi d'identità.
Si parte con "Tell Me When It's Over" dove la melodia si fonde perfettamente con un reiterato riff di chitarra che prosegue anche in "Until Lately". "That's What You Always Say" si apre con un poderoso basso che segna la strada a chitarre convulse e distorte, "Then She Remembers a Until Lately" degna dei migliori Stooges e MC5 è una frenetica cavalcata rock and roll mentre "Hallowen" tocca il vertice con lancinanti feedback e ritmi raga alla Velvet Underground.
"When you smile" ipnotica e surreale fino a lambire la profonda psichedelia con un parlato fantastico di Wynn, "Until Lately" sconnesso e pazzo blues e "Too Little Too Late" visonario e ascetico brano alla Nico aprono le braccia all'ultima perla; la title track con un ritmo rockabilly il cui ritornello entra subito nelle orecchie dell'ascoltatore e fa venire subito voglia di riassaporare l'intero album.
Consiglio anche il secondo album "Medicine show" più maturo ma meno diretto e spontaneo di "The day of wine and roses".
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Altre recensioni
Di coccagnocca
Quando imbracciava quel cazzo di chitarra, pareva che tutto quel marcio e quell’acido andasse a finire direttamente sullo strumento e uscisse come un urlo incazzato dall’amplificatore.
Non avevo mai sentito nulla di simile fino ad allora; dentro a quella musica, a quei testi, c’era poesia, c’era amore, c’era rabbia, emergeva il disagio sociale di una band di periferia che sarebbe esplosa in poco tempo.