Chiunque è solito guardare web-series in giro per la rete (e dove sennò? si chiamano WEB - series proprio per questo!) avrà sicuramente visto almeno una puntata della nuovissima serie tutta italiana: "Freaks".

Bene, tra i vari punti poco chari che alcuni critici sono riusciti a "smascherare" riguardo la sua produzione, uno che mi ha colpito particolarmente è stato la scelta delle musiche: "A noi piacciono le band emergenti" o "In giro per Roma ci sono molte band promettenti, perchè allora utilizzare musiche conosciute?!" sono state, (circa), le giustificazioni che alcuni dello staff di freaks hanno dato. In realtà, però, grazie a questa scusa, hanno fatto una pubblicità sfrenata in particolare a due band dell' Undergroung romano, "cresciute e allevate" entrambe dalla Nerdsound records, ovvero gli About Wayne e gli Electric Diorama.

Il disco che vi propongo oggi è una ristampa del fortunato Ep con il quale questi sei ragazzi si sono affacciati per la prima volta nel panorama musicale, con l' aggiunta, però, di due tracce: Lifemale "versione 2009".

Composto da 11 tracce, di cui 3 strumentali, quest' album unisce le tipiche sonorità pop / pop-punk con un uso sufficientemente originale (a perer mio) dell' elettronica e con l' emo quando ormai, purtroppo, è diventato scEmo(per usare una citazione).

L' opera si apre con la strumentale "Lie / female" per poi arrivare subito al "sodo" con la seconda "Oh Dear, Now I'm Sure, I Hate You", scelta come primo ( ed unico ) estratto poichè riesce a riassumere le caratteristiche principali di tutte le tracce grazie ad un ritornelo orecchiabile e a discreti giri di tastiere uniti ad una chitarra distorta e ad una ritmica molto rapida. Noiosa e alquanto inutile è la terza traccia "Shaking Goodbyes" che riprende le classiche melodie emo-pop-plasticose; fortunatamente però, il cd riesce a riprendersi con la seguente" i Did as": veloce e orecchiabile, si lascia ascoltare senza problemi. Arrivamo quindi alla quinta "Our Love will drive out on christmas", ennesima canzone banale e stancante, perfetta per le dodicenni in cerca del "fidanzatino", che si contrappone alle due ottime canzoni successive " You Brought Drama into Diorama" e "There's No quiet in there", entrambe molto più rock e più ritmate,riescono a dare un senso e fanno acquisire credibilità al disco pur essendo l' una strumentale e l' altra cantata. Da qui in poi l' unica canzone degna di nota è  la penultima e strumentale "Long letters and evening dresses", in quanto le restanti 3 canzoni " ci regalano" solo quel senso di "già sentito" e di banalità che personalmente fa storcere il naso.

Per concludere:

I Diorama hanno confessato di essersi ispirate a band come 30 Seconds to Mars o My Chemical Romance, ma come già molti recensori hanno fatto notare, quest' album suona molto più come i Panic! at the disco e gli Ataris stile "The Saddest song". A mio modesto parere, però, "Lifemale" è stato un buon inizio per questa band (inizio che, tuttavia, è stato quasi del tutto distrutto dal successivo "Rollin', Rockin', Super Sonic!", uscito neanche un anno fa).

Voto 2.5 / 5

Carico i commenti...  con calma