E' il fetore di marcio a dominare su questo disco. I canadesi The End, nel 2003 portarono avanti il loro mood di classica matrice math-core con questo 'Within Dividia', successore dell' EP di debutto 'Transfer Trachea Reverberations from Point: False Omniscent' che con la sua furia cieca aveva fatto ben sperare.
E questo album aggiunge oltre alla produzione di Pierre Rémilliard attimi introspettivi e dilatazioni strumentali suggestive (come in "The Sense of Reverence", preludio della traccia successiva "the scent of Elegance" e la lunga agonia di "Orthodox Unparalleld") pronti a sfociare nei disturbanti riff spezzettati, "quadrati", veloci carichi di reminiscenze thrash, hardcore e furie grind rielabotrati come i capiscuola Botch, Dillinger e Converge. A non convincere appieno è la batteria, che a volte sembra davvero scomparire sotto il muro di suono che si viene a creare in "Organelle" e "Dear martyr", e non è per nulla incisiva come nella open track "These Walls" e la successiva "Fetesque" oppure nella conclusiva "of Fist and Flame".
Un disco piacevole questo 'Within Dividia', certamente derivato da progetti inerenti alla stessa corrente musicale ma comunque affascinante nel suo insieme e assolutamente godibile.
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