I Fall sono (stiamo parlando del 79) una delle band più importanti della new wave propriamente intesa come post-punk. Partiti da un "kraut 'n'roll" spiaggiano poi verso derive squisitamente "pop".... questo lp è inteso come spartiacque fra i 2 periodi, viene subito dopo "dragnet" considerato il loro capolavoro.. e forse per questo passa in secondo piano.. ma ascoltandolo ci sono spunti veramente originali e persino più sperimentali dei dischi precedenti....

Il disco si apre con "Pay Your Rates" che parte come un punk rock da battaglia per poi diventare (dopo pochi secondi???) una sorta di declamazione putrescente e rumorista e Mark E. Smiths una sorta di Bob Dylan dall'oltretomba si passa poi a english scheme un allegro "anthem" pop punk che potrebbe ricordare i Wire di "Pink Flag".... comunque un pezzo senza infamia e senza lode... ma è con "New Face In Hell" che Mark si scatena... su una base rumorista che potrbbe essere imparentata con la no wave declama versi senza senso con rumoretti strani e tanta eccitazione...

Invece è il pezzo "C'N' C-S Mithering" che fa decollare  il disco: una batteria costante... quasi metronomica.... arpeggi di chitarra la voce di Mark filtrata e declamante... il pezzo dura quasi 8 min. e si potrebbe dire che non cambia mai e quindi potrebbe risultare noioso se non si ha orecchio per certe soluzioni sonore, ma è proprio in pezzi come questi che si rivela la "slam poetry" dadaista di Smith. "Impression of J Temperance" rimane sulla falsariga di "Mithering".. risultando però ancora piu prolissa e noiosa (fra l'altro fa venire anche mal di testa) tutto il disco rimane su questa linea.... se la prima parte conservava un approccio innovativo e anti-tradizionale la seconda conserva si questo stile..  ma in maniera più caotica e sopratutto non memorabile... che dire?

Un classico disco di passagio... in fondo i Fall ci hanno abituato e abitueranno a ben altre cose.

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