Dato che su sto sito ci sono o fighetti o merdallari è inutile soffermarsi su questo disco... Secondo me no e mi sento un pò come la rai di quarant'anni fa ma non è un problema visto le vagonate di recenzioni riguardanti dischi, realmente inutili, che compongono questo sito.
"Hear It Is", primo disco dei Flaming Lips, suona come se i Black Flag coverizzasero, a velocità doppia, le canzoni di Syd Barrett.
Non ci sono santi: un esordio migliore di questo è impossibile.
Infatti, basta pensare che il tutto comincia con "With You" ovvero quella che per i primi trenta secondi sembra un dozzinale ballad amorosa... e invece cazzo irrompe sulla scena un abbominevole noise dopo un crescendo ben orchestrato. Cose che uno non immagina minimamente ed è così che ti ritrovi col culo per terra, dopo quaranta-cinquanta secondi di disco, come dopo una finta del Baggio periodo Fiorentina. "Unplugged" non lo è per niente. Si parte con chitarra distorta e un cantato figlio del miglior garage detroidiano fatto di stop and go emozionali. Arrivati alla terza canzone, "Trains, Brains & Rains", ci si accorge che non è solo punk-psichedelico ma anche un indie emozionale, carino e non sempre stordente. "Jesus Shootin Heroin" dura sette minuti e passa e non annoia mai, mai, mai... MAI.
Bellissima, si potrebbe fare una recensione completa solo su questa canzone, ma sai che spreco di parole, e poi questa è solo una facciata dei Flaming Lips.
"Just Like Before" è il manifesto lipsiano. Ovvero: prendi un giro di accordi, oppure un riff, che si avvia alla normalità... Fatto?? Bene!!! Ora aggiungeteci qualche stravaganza che non pensavate possibile. Mescolate... Fatto?? Bene. Questi sono i Flaming Lips: paradosso melodico. Segue "She Is Death" che è una ballads psicotica e psichedelica.
"Charlie Manson Blues" è, per l'appunto, un blues irriverente con i loro caratteristi la la la la la la e gli hu ha hu ha hu ha hu ha che ti fanno domandare: ma sti tre cazzoni, ci fanno o ci sono?
La prossima, "Man From Pakistan", è caruccia col suo basso chorussato (ah il bassista, Irvins, è una belle più simpatiche, credo, teste di cazzo del rock) ma viene letteralmente spazzata via da "Godzilla Flick". Una delle mie canzoni preferite di sempre! Una ballad in crescendo (punto di forza per l'intera loro carriera) stonata e scordata, con tanto di testo indolente, coretti e testo STRAMBO e dopo un quattro minuti che si ripete sempre lo stesso giro di accordi finisce con un... BOOM (uno sparo). Come a dire: HAI ROTTO!
"Starting Sound" è la canzone dove secondo me si sente di più l'influenza di una certa psichedelia.
Comunque credo che l'abbiate capito. I Flaming Lips sono un gruppo di caciaroni che si divertono a fare le cose nel modo più strano possibile. Uniscono nell'unico modo possibile psichedelia e punk senza risultare mai banali.
Certo la psichedelia non è un qualcosa di impostato, per l'appunto è psichedelia. Se premeditata che cazzo di psichedelia è. Giusto? Inoltre, la psichedelia è fatta di soli accordi in minore o anche di canzoni sempliciotte nell'attitudine, pensate a Barrett, senza stare a pensare al cosmo, i folleti e le praterie. Giusto?
Allora, io mi chiedo, dopo aver spaccato per mesi la mia testa su questo disco dove la batteria è in libertà, le idee fluiscono tamponandosi, sovrapponendosi, contaggiandosi l'una con l'altra incalzade da una voce che cerca di essere melodica, come i verdena stessi ritengano, loro stessi eh!!!, che la componente psichedelica sia la maggiore presente nella loro ultima bestialità discografica? Ah poi secondo voi i lavori dell'ultimo periodo Pink Floyd, tipo The Wall o Final Cut, sono realmente psichedelici?
Io direi interroghiamoci sul termine psichedelia!!! Cos'è realmente. Come si fa a definire un disco realmente psichedelico?
Questo senz'altro lo è. I motivi sono molteplici e sono gli stessi per cui questo è anche un disco terribilmente punk.
QUESTIONE DI ATTITUDINE!!!
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