Vero gruppo culto del primo punk californiano, capitanati dal oscuro CHRIS DEJARDINS, piu conosciuto come CHRIS D. produttore per la Slash and Ruby records, sue le produzioni di album come "the days the wine and roses" dei DREAM SYNDICATE, "gravity talks" dei GREEN ON RED, "walk among us" MISFITS e anche l'esordio dei GUN CLUB etc etc, ma torniamo ai FLESHEATERS gia attivi dal 1977, il gruppo praticamente ruota attorno alla figura di Dejardins e la sua mente malata, i testi e la musica del gruppo sono tra i piu marci del punk, i temi trattati andavano dal vampirismo al omicidio alla necrofilia ovviamente spruzzati da una sana passione per gli horror movies tra l'altro Dejardins era anche un cineasta.

Dopo l'esordio "no questions asked" (1980), album caratterizzato da un punk quasi hard-core, con 14 schegge vibranti al marcio e con la voce di Dejardins quasi fastidiosa e titoli come "cry baby killer", "dynamite hemorrhage", "impossible crime", punk si ma gia si intravedono strumenti come il sax, insomma un bel disco punk, 'A MINUTE TO PRAY A SECOND TO DIE' esce nel '81 e qua si fa sul serio, per prima cosa Dejardins chiama a se la creme del punk di Los Angeles: DAVE ALVIN (THE BLASTERS) alla chitarra, JOHN DOE (X) basso, STEVE BERLIN (LOS LOBOS) sax, DJ BONEBRAKE (GERMS, X) maracas, marimba, BILL BATEMAN (BLASTERS) batteria, ne esce fuori un album maturo, molto meno punk ma sempre di grande impatto, influenze country blues sottoforma di lunghe jam suonate quasi all'infinito, il sax sempre in evidenza rende il tutto moolto voodoobilly, tra gli episodi migliori i 7 minuti di "divine horseman", sax e marimba giocano sulle note ripetute al infinito, "digging my grave" grande pezzo, cambi di tempo e sax in evidenza forse il miglior episodio di tutta la carriera dei FLESHEATERS, "rivers of fever" è un blues bello putrido con la voce sguaiata di dejardins in primo piano, "satan stomp" un ritmo macabro e sax drogato, "see you in the boneyard" altro capolavoro un pezzo come questo solo i FLESHEATERS potevano farlo, sentire per credere.

Dopo questo disco si perderanno per strada, i successivi non si avvicinano lontanamente ai due precedenti, da annotare l'album del 84 sotto il nome DIVINE HORSEMAN, quasi interamente acustico e con ottimi spunti, recentemente è stato ristampato 'NO QUESTIONS ASKED' con l'aggiunta di b-side e ep del '78, da avere assolutamente.

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