Adesso che posso dirlo: "si ho visto i Fleshtones dal vivo",  con più sicurezza snobbo questo dischetto.

Eravamo in una cantina, perché il locale dove si sono esibiti non è altro che una grande cantina che puzza di muffa (mi piace per questo), eravamo un centinaio di ceffi, pochi di più o pochi di meno non saprei e tanto per fare il precisino puntualizzo che almeno un quaranta per cento dei presenti ascoltavano per la prima volta in vita loro la musica di questa band. Finito il gruppo spalla, arriva Peter Zaremba, nessuno facchino assoldato per preparare il palco, prepara il microfono e con il suo decadente fascino dandy sorride mostrando il suoi denti più che marci. Scompare ed ecco spuntarci dalle spalle tutta la band per un entrata a sorpresa. Perché questa descrizione mi chiederete? La risposta è che la serata sembrava una triste festa di capodanno e si è trasformata in una bolgia, questi Fleshtones sono animali da palcoscenico e tra piroette, flessioni, giochi di prestigio e scherzi pagliacceschi sono riusciti a trasformare un pubblico "legnoso" in ballerini di rock 'n roll.

Ecco arriviamo al punto, "Speed Connection", live registrato nel 1985 in Francia è il perfetto contrario di quello che i Fleshtones sono capaci di dare dal vivo. Tanto che continuo a chiedermi come mai abbiano scelto proprio questa registrazione. I suoni sono morbidi (troppo morbidi), le canzoni suonate  sotto la media decisamente troppo "lentine" e il pubblico con tutto il mio rispetto sembra addormentarsi man mano che i brani scorrono. Se si prometteva molto con l'entrata trionfale di "Hide and Seek" già con "Watch This" le cose si vanno sgonfiando e nel momento che arriva una delle mie preferite "Kingsmen like Medley" sono veramente deluso.

Ragionando magari la band voleva documentare il loro live oltreoceano e non hanno saputo resistere al fascino parigino, fatto sta che forse causa "incompetenza francese", scusate i miei pregiudizi ma secondo me il rock e la Francia sono due cose parallele, forse per cause sconosciute il disco non spacca.

Il punto favorevole di questo lavoro sono i brani, per chi non conosce il gruppo questo è un ottimo modo per sentire quasi tutti i loro cavalli di battaglia.

Questo album è una mediocre delusione, da fiero italiano dico che se sulla copertina fosse stato scritto "Live at Rome 85" il disco sarebbe stato molto più bello.

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