Genere: Trip Rock
I The Gathering si sono sempre dimostrati una band camaleontica, emblematica nelle sue direzioni musicali. Hanno iniziato un decennio fa con il doom/death ruvido di “Always” e “Almost a Dance” con voce maschile per poi a passare al doom melodico e atmosferico di “Mandylion” e “Nighttime Birds”: lo stile di questi album rivoluzionò la scena metal e influenzò decine e decine di band che tentano inutilmente di ricreare la magica alchimia di pezzi come “Eleanor” e “Sand and Mercury”.
Nel '98 un enorme cambio di rotta: “How to Measure a Planet?”: proponendo un rock psichedelico lontanissimo dai primi album, inizia a deteriorarsi il rapporto con la loro etichetta, la “Centhury Media”. Infine con “If Then Else” abbiamo un rock molto più diretto e tradizionale. Nel 2003 esce il nuovo album per la band olandese , dall’affascinante titolo “Souvenirs”, il primo pubblicato per la loro neonata etichetta “Psychonaut Records”, il primo libero da estenuanti pressioni. Il genere proposto viene catalogato dalla stessa band con l’etichetta di “Trip Rock”: ovvero prendente un rock sognante e psichedelico e aggiungeteci contaminazioni elettroniche di vario stampo.
Le canzoni sono piccoli gioielli, proprio come piccoli souvenirs di un viaggio affascinante. La voce di Anneke è ancora migliorata: sa essere suadente e ammaliante, dolce o impetuosa. I brani infatti sono tutti al servizio della sua bellissima voce. Il cd si apre con “These Good People”, un brano ipnotico nel suo incidere e molto minimalista. Segue “Even the Spirits Are Afraid” un altro pezzo davvero riuscito con delle chitarre molto vibranti. Bellissima la fine ad opera delle tastiere. “Broken Glass” è uno dei pezzi migliori di tutto il cd: liquido, sognante, ipnotico, regala davvero emozioni intensissime. “You Learn About It”, ad un primo frettoloso ascolto potrebbe essere catalogata come uno sdolcinato brano pop. In realtà il pezzo è commovente nella sua apparente semplice bellezza. Segue la visionaria title track: un pezzo bellissimo e particolare, strano e inaspettato, come un fiore sbocciato in anticipo. Il finale è da brividi. “Monsters” è il pezzo più dinamico di tutto il lavoro: ottimi gli inserti elettronici quasi robotici. “We Just Stopped Breathing” è un pezzo psichedelico e magico, con numerosi cambi d’ atmosfera. “Golden Grounds” (il suo incipt mi ricorda “ Lose Yourself” di Eminem”) è un pezzo totalmente incentrato sulla voce di Anneke. ”Jelena” è un ottimo pezzo. Infine “A life all mine” è i il brano realizzato insieme a Trickster G degli Ulver.
Nel complesso un album strano e complesso, che ha bisogno di numerosi ascolti per essere apprezzato in pieno. Se non vi ponete inutili recinti e barriere questo cd è fatto per voi.
Lasciatevi cullare dalle visioni oniriche create dalla voce di Anneke.
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