Doverosa premessa alla mia centotrentesima recensione.

Quest'oggi dovevo recarmi sulle mie amate e necessarie montagne; ma un improvviso quanto inaspettato mal di schiena me lo ha impedito. Ci sarà senz'altro ancora tempo per salire al Passo del Monscera che segna il confine tra la Valle Bognanco ed il Canton Vallese. Cazzeggiando claudicante per Domodossola incontro Alessio; ne approfitto per chiedergli: "Hai un qualcosa di offensivo che odori di marcio, di grumi di sangue da prestarmi per rilassarmi e tentare così di combattere i dolori in zona sacrale?".

Ciò che mi accingo a descrivere è il risultato del prestito musicale dell'amico.

Gerogerigegege: No Wave, Grind Post Atomico, Noise Core from Japan.

Implacabili, allucinanti, anche divertentissimi (!!) i tre nipponici. Ma potrebbero essere in cinque o sette, addirittura una decina dal marasma che sanno creare. Meglio passare oltre riguardo copertina e titolo del lavoro.

Settantacinque strazianti schegge in poco più di trenta minuti; brevissimi bombardamenti sonori. Dovrebbe essere registrato dal vivo perchè in alcuni momenti si avverte qualche sparuto applauso; applausi non di gradimento visto il groviglio compresso, spaventevole, scarnificante. Urla, microfoni e strumenti martirizzati e saturi oltre ogni limite umano di sopportazione; un delirio sonico orrendo.

Ad ogni cambio di brano il classico "one two three four" alla Ramones: è l'unico grugnito capibile. La rimanenza è un incubo.

Ci sono delle cover ("Satisfaction", "Boys Don't Cry", "Sheena is a Punk rRocker") suonate in modo così caotico da renderle indistinguibili da tutto il resto.

"Fuck Off", "Fist Fuck", "Anal Boxing" alcuni sapienti titoli. Manca però all'appello "Anal Beethoven" ed è un peccato non di poco conto.

Come dei Naked City che collidono con i Napalm Death di Scum; ma tre volte più veloci, feroci e passati nel tritacarne. Interiora compres(s)e.

Avercene di band così!!

Avercene di amici così!!!!

La schiena non da nessun segno di miglioramento, neppure il minimo. Mi tocca rimettere il CD da capo e farmi (ri)sommergere da queste "immondizie musicali" (come direbbe il maestro Battiato).

Ad Maiora.

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