L'emo per la mia generazione è stato, ed è tuttora, come il Garage per gli attuali ultraquarantenni. Punk, ma sempre di pancia e di cuore, melodia, ma anche tanta botta.
I Get Up Kids sono stati tra le più influenti e fulminanti avventure di fine anni Novanta, capaci di dire tanto e tutto nel giro di un paio d'album, prima di perdersi in un vortice di manierismi e inflessioni intenzionalmente "aperte" a scenari più ampi. Ma è in "Four Minute Mile", più che nel raffinato "Something To Write Home About", che è racchiusa tutta l'essenza del suono di quello che verrà definito Midwest Emo. L'approccio qui è pienamente Punk e viene sublimato da una serie incredibilmente continua di hook e ascensori emotivi. In termini di sonorità non siamo tanto distanti da quello che caratterizzò altre presenze dogmatiche quali Promise Ring, prima, o Braid (epoca "Fraid & Canvas"), dopo.
Chi non ha mai cantato ad alta voce "Shorty" non è mio amico.
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