E' passata in secondo piano la notizia della morte, avvenuta il 3 Febbraio all'età di quarant'anni, di Robert "Strings" Dahlqvist. E' stato per dieci anni il chitarrista degli Hellacopters; entrando nella band svedese al posto del dimissionario Dregen, al secolo Andreas Tyrone Svensson. Uno scarno comunicato ha dato ufficilità alla dipartita di David, non specificando le cause del decesso.
In queste giornate ho recuperato buona parte della discografia del gruppo, concentrando le mie attenzioni sulle foto di David nei booklet interni agli album dove ha suonato; e sono rimasto colpito dal suo sguardo, quasi sempre fotografato in espressioni molto serie. Lo stesso vale per le immagini che si possono osservare in rete: atteggiamento distaccato, rarissimi i sorrisi, in ombra rispetto ai colleghi. Un abbigliamento molto anni settanta, pantaloni a zampa d'elefante e lunghi biondi capelli a fare da contorno alle sua mimica facciale così "spenta".
Cercando maggiori notizie sul chitarrista ho letto che lo scorso anno, durante la reunion degli Hellacopters, non ha preso parte ai concerti nei festival estivi essendo tornato al suo posto Dregen. Ho associato questa sorta di "tradimento" da parte degli ex colleghi alla sua tragica fine; spero davvero di sbagliarmi.
Lo voglio ricordare con questo split album, gli Hellacopters nella loro disordinata discografia ne hanno pubblicati una notevole quantità, uscito nel Gennaio del 2001. Svedesi contro finlandesi, essendo i The Flaming Sideburns originari di Helsinki.
Tre brani a testa. Partono i ragazzi capitanati da Nick "Royale" Andersson che optano per tre cover. Due del soulman (!!) Smokey Robinson ed una degli stessi The Flaming Sideburns. Siamo alle solite (nell'accezione positivissima del termine): si prendano MC5, The Stooges, Motorhead e Kiss ed eccovi serviti un Garage - "Sporc" 'n'Roll da tirar giù edifici interi. Termini che ho già stra-abusato in altre recensioni sugli svedesi; ma è dannatamente così. L'ascolto del brano "Get Ready" è sufficiente per dare valenza ai miei proclami scrittori: diretti, spediti, compatti da far paura. Sperando che Smokey l'abbia presa bene visto come è strata trattata la sua canzone!
Si riparte a mille all'ora: tocca ai finlandesi che si destreggiano subito con due loro brani molto Rock'n'Roll stradaiolo che odora di benzina bruciata. E per finire rendono il favore coverizzando un brano degli Hellacopters che compariva in quel discone del 1997 "Payin' The Dues": "Psyched Out and Furious" è il suo titolo: basta e avanza per annunciare la sua accesa ed eccessiva pericolosità uditiva. Come dei martelli demolitori.
E visto quanto già scritto concludo con un pensiero sulla foto interna che vede i dieci protagonisti dello split ammassati in un unica ridente ed ubriaca immagine. Felici e contenti di mostrarsi; tutti tranne David sempre staccato dagli altri ed inespressivo.
Ad Maiora.
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