Il rock & roll è morto? Ma dove? Quando? Proprio loro ce lo vengono a dire, proprio loro che sono i suoi paladini; certo non vive di buone speranze ma morto no, non scherziamo.

Questo sesto album della band svedese non rappresenta certo la loro migliore testimonianza ma al di là delle solite considerazioni di circostanza, dimostra come il rock suonato seriamente, con la dovuta tecnica, con spirito di abnegazione riesca sempre a trasmettere emozioni forti ed energia da vendere.
Ho letto che il gruppo incomincia a dare segni di stanchezza e questo può essere vero ma ascoltando le prime tre o quattro tracce dell'album vorrebbero essere molti gruppi stanchi come loro. Il suono è sempre di impatto, saturo, forse meno sporco e ruvido dei precedenti, soprattutto rispetto ai primi, ma è rock suonato alla grande.
E' probabile che gli Hella si siano calati nel ruolo di chi sa di poter sbarazzare la concorrenza con il minimo sforzo e per questo giocano a superarsi sfociando in un certo manierismo, in una struttura un pò più celebrale e studiata a tavolino.
Tutto questo è vero ma il prodotto è pur sempre pregevole.
Come dico in questi ultimi giorni ad una amica: "eddai fammi un sorriso ma soprattutto ROCK ON!" insieme agli Hella ovviamente....
Teutonici

Carico i commenti...  con calma