Normalmente sono contrario ad etichettare la musica, perchè l'unica classificazione che ritengo giusto fare, è tra quella che che piace e quella che annoia. Detto questo mi rendo conto che spesso è necessario, perchè se si parla di un disco,  si deve pur dare a chi compra i dischi una indicazione che gli faccia capire subito di cosa si parla. Con le debite differenze e distanze tra gli artisti che si possono riscontrare nei vari generi, se si scrive R'n'R, si circoscrive subito il disco in un contesto musicale, che può interessare il lettore oppure no, lo stesso vale per il Country, il Blues o il Punk.

Gli svedesi Hellacopters esordirono nel '96 con un fulminante disco, Punk per quanto riguarda l'orientamento violento dato alla musica, ma un lavoro che si discosta dalle linee generali del genere, richiamandosi in buona misura all'Hard Rock, più di tutto allo stile di gruppi come AC/DC e Motorhead. Le composizioni sono più curate nella costruzione e gli arrangiamenti, di quanto siamo abituati ad ascoltare dai gruppi Punk legati ad una idea più sintetica, essenziale, di come deve essere la musica, come ad es. gli ottimi Germs o Minor Treath. Del resto il Punk non è mai stato un genere musicale corazzato, la sua storia è una continua evoluzione, gruppi antitetici nella scrittura delle loro composizioni, sono stati accostati perchè avevano un approccio simile alla musica, ma anche alla vita, Blak Flag e Clash ne sono un ulteriore esempio.

Supershitty To The Max! Lancia gli Hellacopters tra gli esponenti più significativi non solo della scena scandinava, ma mondiale. Nel disco funziona tutto, dalle "melodie" ai riff coinvolgenti del batterista Nicke Andersson divenuto cantante e trascinante chitarrista, il cui credo è: "Scrivi solo quello che da a te stesso il senso del Rock, e tira fuori la merda, prima che si raffreddi" Apre il cd "(Gotta Get Some Action) Now!" un pezzo di metallica energia, che fa da apripista ad altre belle composizioni come "Fire Fire Fire" "Born Broke" "Bore Me "e "Tab" Un lavoro roccioso segnato dalla chitarra rovente del leader, aspro e rabbioso, il suono non dà respiro, men che meno aspettatevi una musica rilassante da fare ascoltare alla nonna. A conti fatti un disco denso di indicazioni per un futuro pieno di aspettative e credibilità negli Hellacopters, credibilità e aspettative che il gruppo non ha disatteso, ma consolidato nel seguente "Payin' The Dues" Una delle Punk Bands il cui nome è destinato a crescere col tempo, irrinunciabile per i fans del Rock sanguigno, che non deluderà i fans degli Stooges, MC5, Dead Boys e i Punk Rockers in generale.

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