Album di esordio dei grandissimi Ormonauti che sembrano aver già maturato lo stile semplice e insieme virtuoso che li contraddistinguerà sempre. Se durante un loro concerto non puoi fare a meno di saltellare e farti trascinare dalla loro energia, durante l'ascolto del cd puoi anche apprezzare l'ottima qualità tecnica di tutti i membri del trio, lo scozzese "italianizzato" Andy, vocalist e chitarrista, in primis.Ma la sezione ritmica composta da Sasso Battaglia e Paolo "Pinna" Peddis non è certo da meno.
Le 12 canzoni sono molto variegate e divertenti, quasi tutte in chiave rockabilly (o country rock nel caso di "Hatuey"), ma con un notevolissimo grado di originalità anche nelle ritmiche più "standard". Fantastiche "Looser" e "That Man in Your Bed" nelle quali l'ironia e i fantastici arrangiamenti raggiungono, a mio avviso, livelli di eccellenza.
Nel panorama italiano di oggi, gli Hormonauts si possono considerare senza dubbio una delle migliori rock band e spero che la passione e la grinta che mettono nel loro lavoro possa ispirare molti gruppi giovani ed accrescere la visibilità internazionale dell'Italia, ancora fossilizzata, salvo rare eccezioni cantautoriali o sperimentali, sulla canzone leggera e sui vecchi monumenti che sarebbero da destinarsi alla rottamazione molto più che al restauro.
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