C'era una volta un gruppo di quattro ragazzi di Solofra, un paese, molto importante per il commercio della pelle nella provincia di Avellino. Un bel giorno del 2012 decisero che gli sbocchi che gli offriva la vita e le circostanze del momento, non erano accettabili, quindi pensarono bene di formare una band.
Nell'estate 2013 ecco l'uscita del singolo Eroi, che attirò come mosche al miele (come hornet's al miele) la gente ai loro concerti. Le sonorità di Caos Melodico si rifanno ad un numero di band che a modo loro hanno partecipato alla storia della musica, gente come Coldplay, Echo and the Bunnymen, gli U2 nel loro periodo seminale, gli stessi Interpol, ai quali i nostri ragazzi si ispirano come ci dicono le info della band. In effetti alcuni passaggi possono essere facilmente accomunati alla band di Paul Banks ma con una voce totalmente diversa. Caos Melodico, sono 5/6 pezzi che potrebbero essere tutti potenzialmente singoli, di modo da farti dire: "Hey noi siamo i calabroni e spacchiamo il c...o alla gente!!"
Qui ci troviamo di fronte ad un debutto abbastanza adulto (età media dei ragazzi 22anni), nato e gestito negli anni, maturato come un buon vino con la consapevolezza di avere tra le mani un buon disco da arrivare comunque alla sufficienza, perfettamente in linea con la tendenza del momento. 24 ore, è il classico pezzo di apertura, le chitarre girano in riff inattaccabili, la batteria, ha un bel potenziale, sono proprio inca....ti in questo pezzo! Forse in questo pezzo, come in realtà in tutto l'ep ci vorrebbe una voce più cupa, più oscura, ma comunque non ci lamentiamo del lavoro del frontman. Verità Scomoda, ha un intro importante, fino al ritornello tutti e 4 sembrano andare d'accordo, la chitarra mi ricorda i riff del post punk nudo e crudo, la batteria gira secondo le regole, e il basso è una base decisa, la zattera dove gli altri si aggrappano, buona anche la voce (una Verdena all'inglese). Questo pezzo trova un piccolo neo nel ritornello, troppo ripetitivo e forse troppo confusionale. Eroi con le dovute proporzioni sembra un pezzo per la colonna sonora di Sleepy Hollow, dove la chitarra resta il fulcro dominante, ti fa capire che i ragazzi suonano quello! e quello vogliono suonare!. Il tocco magico, e forse il brano che fa alzare la media è Sognare di più. Per questo pezzo non c'è proprio nulla da dire, semplicemente perfetto. Visioni Nobili, è un ottimo biglietto da visita con un insolito organo a fare da base. Non c'è da stupirsi che questo disco abbia colpito nelle orecchie delle persone come un qualcosa di nuovo, o abbia colpito nella testa, come per dire: "Questo l'abbiamo già ascoltato" rendendo gli Hornet's una band che si colloca nella New wave of the New wave.
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