La furia in corpo.

Se il debutto degli Audioslave vi ha già stufato dopo qualche ascolto, se secondo voi Perry Farrel & Co. hanno perso mordente, se ancora rimpiangete straziati gli At The Drive In, se il grunge, il garage, il metal vi deludono perché ormai diventati solo una questione di copertina... Forse ascoltare il nuovo disco degli Icarus Line potrà consolarvi.

Black Flag, Birthday Party, The Stooges, Jesus Lizard, Shellac, Black Heart Procession, Spiritualized e Ink & Dagger. Queste le influenze proclamate dei losangelini Icarus Line, band in parte hardcore, in parte metal e in parte alternative rock, ossia niente di nuovo sotto il cielo, ma mi sento in dovere di segnalarvi questa band per l'attitudine musicale, volta a destrutturizzare tutti gli anni '90 in un gusto davvero evoluto e allo stesso tempo leale.

Gli Icarus Line sono i nuovi araldi di un sound che è una miscela scomoda e snervante, senza respiro, e calcata massicciamente con devoto trasporto sulle influenze elencate prima. Parole testuali del vocalist Joe Cardamone: "La musica che facciamo è concepita per farci odiare...". Una cosa è sicura, questo quintetto non sta facendo niente per rendersi simpatico allo show business ed ai giornalisti del settore, ma la V2 ha voluto lo stesso tentare il colpo pubblicando Penance Soiree, il secondo album dopo il discreto successo in patria del debutto Mono (2001).

In Penance Soiree troviamo una foga spontanea ed un frenetico movimento musicale (che alcuni puristi forse potranno trovare eccessivo, quasi barocco, ridondante, esagerato), che a sostegno del front-man Caradamone (che urla e sbraita come pochi al mondo), alterna momenti di furore puro a quelli di un'intensità melodica sorprendente e lancinante. Una voce interessante quella di Cardamone, che riesce a rilegare le varie influenze dichiarate dalle band donandogli l'equilibrata plausibilità ed efferatezza.

Tredici pezzi in totale su Penance Soiree, un album scomodo (anche nei testi politicizzati), estremo, ma dannatamente avvincente e trascinante. Quello che distingue questa band dalle alle altre in voga di questi tempi è la giusta dose (cioè tanta) di Grinta, quella con la G maiuscola: arrotata, scaltra, determinata, feroce. Un merito non da poco, se si considerano i pesanti ascendenti musicali della band.

Gli Icarus Line sono abrasivi, mordaci, molto professionali, e davvero bastardi dentro. Questo quintetto vi conquisterà irrimediabilmente, a dispetto di tutti loro i tentativi per farsi odiare.

Consigliato a chi non soffre di scompensi cardiaci.

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