Non è stato facile mettere d'accordo i due fratelli Jim e William Reid a mettersi a lavorare su questo ultimo disco in studio dei Jesus and Mary Chain, il primo album in studio a distanza da 19 anni dall'ultimo.

Jim in particolare non era affatto convinto di imbarcarsi in questa storia. Le ragioni erano diverse. 1. La famiglia e in particolare i figli piccoli e ragione per la quale non aveva alcuna intenzione di imbarcarsi per gli USA per registrare il disco; 2. Considerava chiusa una certa epoca e considerava in qualche modo inutile riproporre lo stesso sound dei Jesus and Mary Chain di trent'anni fa; 3. L'ultima volta (in occcasione della registrazione di 'Munky' nel 1997) che lui e William erano entrati in studio assieme le cose erano andate malissimo. A un certo punto non potevano più sopportarsi e ciascuno aveva cominciato a lavorare per fatti suoi.

Eppure alla fine, pare anche grazie alla mediazione del solito Alan McGee, ciò che appariva impossibile, è stato fatto e i due fratelli hanno riformato la band con il batterista Brian Young e hanno registrato 'Damage and Joy', disco uscito lo scorso 24 marzo via Artificial Plastic e prodotto dai due fratelli Reid assieme a Martin Glover aka Youth (praticamente lo storico bassista dei Killing Joke).

Il lavoro in studio si è basato fondamentalmente si quei presupposti che erano stati presi in considerazione da William, che a differenza del fratello ha sempre rinnegato la matrice 'noise' del gruppo. Conseguentemente 'Damage and Joy' è per lo più un disco di canzoni. Un disco di ottime canzoni per dirla tutta e come del resto è sempre stato nella tradizione del gruppo che qui viene rinnovata pure a distanza di molti anni.

Il disco è pieno di 'ripescaggi': 'All Things Pass', di cui una prima versione era già stata pubblicata nel 2008; 'Songs For A Secret' e 'Amputation'. pubblicate nel corso degli anni da Jim Reid; 'Can't Stop The Rock' una canzone dei Sister Vanilla, il gruppo di Linda (la sorella di Jim e William); 'The Two Of Us', 'Get On Home', 'Facing Up To The Facts' sono invece tutte canzoni che sempre Jim aveva già pubblicato precedentemente con i Freeheat.

Tutte le canzoni sono state chiaramente ri-registrate assieme ad altre inedite e con la partecipazione di guest special tra cui in particolare le vocalist Isobel Campbell, Sky Ferreira e Linda Fox. Il risultato finale è un disco dall'anima chiaramente shoegaze ma carico di contenuti rock and roll che si configurano ora con un certo sound fuzz ('Amputation', 'All Things Pass', 'Mood Rider'...) e ora come ballate che possono ricordare i fasti di 'Darklands' ('War On Peace', 'Song For a Secret'...).

Nel complesso non c'è da gridare al miracolo. Se escludiamo ovviamente il grande risultato di essere riusciti a fare entrare i due fratelli assieme in sala di registrazione. Ma è indubbio che le canzoni di questo disco siano belle canzoni e che da questo punto di vista 'Damage and Joy' sia inattaccabile nel riproporre il mood tipico della band e in un anno che per il Regno Unito è stato segnato da molti ritorni (Charlatans, Ride, i fratelli Gallagher...).

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