Non reputo i Jesus and Mary Chain un gran gruppo, non mi dicono molto in definitiva, ma c'è un loro disco che invece mi dice tantissimo.
Risponde al nome di "Psycho Candy", ed è il primo album degli scozzesi in questione, 1985.
Parlando di Shoegaze molti nominano (giustamente, per carità) i My Bloody Valentine come i principali esponenti del movimento ma i Jesus, qualche anno prima, ne hanno gettato le basi, incidendo questo splendido disco.

Melodie semplici e voce che viene da lontano quasi eterea, sembrerebbe, ma estremamente intensa, il tutto letteralmente ricoperto da una cascata di feedback e distorsioni, che in certi momenti crea un muro sonoro di livelli mai visti prima.
Il pezzo d'apertura è la bellissima "Just Like Honey" (probablimente qualcuno la conoscerà come brano finale di Lost in Translation), che ci introduce in quello che sarà un crescendo di suoni distorti al limite del rumore fino alle stupende "The Hardest Walk" e "In a Hole".
C'è spazio anche per ballate come "Cut Dead", "Some Candy Talking" e "Sowing Seeds" per tornare poi in quelle melodie quasi cacofoniche concludendo con gli ultimi tre pezzi "inascoltabili" direbbe qualcuno. "You Trip me Up", "Something's Wrong" e "It's so Hard".

In definitiva un disco che deve molto sia al famoso furore punk, di quello più depresso, sia a certe cadenze tipicamente dark, passando per il pop malinconico degli Smiths.

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