Il lontano 17 Giugno del 1967, un uomo di nome James Doughlas Hendrix (se non sbaglio) cominciò a insegnare al mondo cosa significhi suonare rock e soprattutto cosa significhi suonare la chitarra. In quel giorno impressionò la platea di Monterey e non solo, ma ancora ai giorni nostri continua a impressionare tutto il mondo (me compreso) per il modo, la passione, lo stile e il furore con cui "smanettava" la sua Fender Stratocaster.

In quel giornò, qualcosa (molto più di qualcosa) cambiò nella storia del rock, in quel giorno Jimi Hendrix, accompagnato da un grandissimo Noel Redding al basso e da uno strepitoso Mitch Mitchell alla batteria, mostrò a tutte i chitarristi del pianeta (ed alle nuove generazioni di chitarristi) un nuovo modo di suonare la chitarra ed un nuovo modo di esporre il proprio rock, il rock che vive dentro ognuno di noi.

Il concerto venne presentato dall'allora mitico "Rolling Stone" Brian Jones (R.I.P.), quando subito si sentì l'attacco di chitarra di Jimi, un attacco impressionante per la violenza, la velocità con cui veniva eseguito; era iniziato il riff di Killing Floor. I pezzi si susseguono fra le perle del primo album del trio, come Purple Haze, Hey Joe, Foxy Lady, The Wind Cries Mary, e altre cover eseguite egregiamente come Like a Rolling Stone e la conclusiva Wild Thing. Jimi inoltre mostrò tutto il proprio bagaglio tecnico (anche se allora non era l'Hendrix migliore) eseguendo magnifici assoli, usando non solo la penna con la mano come un comune mortale, ma suonando le corde con il plettro fra i denti o con la chitarra in qualche strana posizione come in mezzo le gambe o dietro la testa. La sua Fender Stratocaster suonava come niente aveva mai suonato in passato, un suono duro, distorto, a volte anche sporco, mostrando a tutti la potenza che poteva essere sfornata da una semplice chitarra elettrica.

Il concerto chiuse con una splendida versione di Wild Thing e con la celebre distruzione della chitarra con tanto di rogo. Quel fatto scandalizzò la platea, i volti che si vedono nel dvd sono volti di persone scandalizzate, sconvolte, di persone che non avevano visto nulla di simile prima e che non si sarebbero mai aspettate di assistere ad un "concerto" (chiamalo così) del genere; quanto avrei dato per esserci.....

Insomma, se non avete mai visto questo dvd, non avete di idea di ciò che vi siete persi, un vero e proprio Big Bang della storia del rock.

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