"Ogni tanto, qualche chiazza di jazz, o una rimembranza Schumanniana, mi davano un attimo di respiro, concedendomi una provvisoria identificazione che però si eclissava nel paesaggio sonoro che seguiva. Era un rebus tenace, che irrideva la mia capacità di comprensione e che mi lasciava sospeso in una fascinazione senza nomi." Alessandro Baricco

Una riflessione spontanea e realistica, nelle note di copertine del colto Baricco per tentare di dare una comprensibile definizione a ciò che in realtà sfugge abilmente ad essere definito e delimitato. Katia Labeque, concertista classica e affermatasi sulla scena pianistica negli '80 con la sorella Marielle, muove decisi passi nell'avvicinamento verso culture musicali alternative grazie al sodalizio anche sentimentale con John McLaughlin, proprio nell'80, quando il chitarrista inglese andò a vivere in Francia, formando una French band.
Più tardi, sul finire della decade, insieme a McLaughlin pubblica una breve serie di duetti che compariranno in "Mediterranean". La Labeque è già venuta in contatto con l'universo Davisiano al punto che il"Divino", le dedica un brano sul suo "Under Arrest" dell'85. Poi avventure classiche e approcci jazzistici consumati con Marielle ("Colors") fino a questo gioiello del 2003.

Risulta obbiettivamente difficile ed improbabile tentare di catalogare ciò che Dave Maric, Marque Gilmore (fratello di David, chitarrista già con Trilok Gurtu) e La Labeque descrivono con "Unspoken". È pure insolito il formato con piano, electronics e percussioni. Ciò che emerge in questo razzo per il futuro è che il melting pot culturale, le idee, la sensibilità e il senso storico di ciò che si vuole rappresentare si compie in un equilbrio spesso precario, rischioso ma fulgido per le intuizioni che contiene e per le chances che ne possono derivare.
Baricco allude ad un rebus, ed in un certo senso lo è. È necessaria infatti una sostanziosa preparazione per affrontare climi così complessi. La tecnica strumentale poi, notevole, è finalmente asservita a scopi (finalmente) non meramente estetici.

Un plauso a questa, ancora giovane ed avvenente, pianista francese che ha dichiarato in una nota trasmissione televisiva notturna che "Dave Maric è un compositore fantastico, è un genio". Katia, vive in Italia e e le sue dita, come il suo cuore, corrono veloci.....

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