Si parte con una schitarrrata ruvida, un riff di basso molto funky, poi attacca la batteria. Il primo pezzo è già di impatto, un ritornello memorabile al quale si aggiungono sul finale dei synth di gusto spiccatamente ‘80s.
Jenny Was A Friend Of Mine apre quello che per ora è, a mio parere, il migliore disco dell’anno.

Debutto con i riflettori addoso per i The Killers, incensati da NME già dal primo Ep (Mr. Brightside); questi quattro ragazzi di Las Vegas ripagnano alla grande l’attesa con questo disco, "Hot Fuss" che è veramente straordinario. La traccia Mr. Brightside, scelta anche come secondo singolo, ci cala in maniera perfetta nell’atmosfera del loro sound. Chitarra tagliente che ricorda gli Interpol e la scena newyorkese, basso decisamente funky capace di ben supportare il tutto insieme alla batteria suonata con rabbia e decisione, sempre ottima.
La voce è gradevole e sempre al posto giusto al momento giusto, mai una sbavatura; in più ogni tanto balenano i synth che ricordano i New Order. Nell’aria aleggia qualcosa dei Beatles, di Bowie, dei Duran Duran,e in più l’ombra rilucente del miglior periodo Oasis e dei più recenti Franz Ferdinand; influenze più radicate sono quelle di Cure e Smiths, di tutta la scena est-americana a partire dagli Strokes per finire con gli Interpol, e un pizzico di Emo.

Ad un ascolto più attento piace anche quella Somebody Told Me, primo singolo estratto, che all’inizio faceva gridare allo scandalo per la sua cassa in quattro quarti così marcatamente dance; tutte le canzoni hanno qualcosa da dire, e lo fanno alla grande. All The Things That I’ve Done è un magnifico inno con piano e chitarra ad intrecciarsi, con un finale veramente coinvolgente. In Andy You’re A Star la desolazione marcatamente Cure della strofa fa spazio ad un bridge alla Bowie per sfociare in un solenne ritornello Gospel. On Top si rivela come un pezzo perfetto che passa da una strofa delicata e un po’ soffusa ad un ritornello degno dei migliori Interpol in “Happy Version”. In Indie Rock And Roll, pare veder tornare in vita la ballata rock, così tanto adorata a metà anni '90. Belive Me Natalie è un'altra magnifica ballata, questa volta in uno stile che ricorda vagamente un misto composto da Emo, Cure e Coldplay ; segue Midnight Show, classico rock'n'roll funkeggiante anni '70.
L'album si conclude con un lento da lacrimuccie, Everything Will Be Alright, di pregevolissima fattura, vagemente Beatlesiano.

Aspettavamo tutti qualcosa di grande da tempo, credo sia arrivata...

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