“Battle Born”, il precedente disco in studio dei The Killers, ha lasciato diverse cicatrici nella band di Las Vegas.

L’obiettivo di Brandon Flowers e compagni era di non licenziare un altro album del quale non fossero convinti appieno, e con il nuovo “Wonderful Wonderful” sembrano esserci pienamente riusciti. In tal senso forse Flowers ha paragonato il lavoro al fondamentale “Sam’s Town”: non tanto a livello di suono (di quella splendida rielaborazione del suono springsteeniano qua rimane davvero pochino) quanto a livello di attitudine, di coesione e convinzione.

Non c’è neanche un riempitivo, in questo “Wonderful Wonderful”, e la band sembra tornata ad uno stato di forma creativo notevole. La produzione è affidata a Jacknife Lee (consigliato alla band da Bono, dopo che è andato a vuoto un breve tentativo con Ryan Tedder dei One Republic) e le registrazioni sono avvenute tra i Battle Born Studios di proprietà della band, la California e il Nevada.

Non mancano un paio di collaborazioni “pesanti”: Mark Knopfler contribuisce alla meditativa chiusura “Have All The Songs Been Written?”, mentre l’attore Woody Harrelson regala uno spoken word per introdurre la bella “The Calling”, in pieno stile Dave Gahan And The Soulsavers.

Il disco è stato introdotto da due ottimi singoli: “The Man”, disco rock cotruito attorno ad un campione di “Spirit Of The Boogie” dei Kool & The Gang, e la strepitosa “Run For Cover”, devastante numero in pieno stile Killers proveniente dalle sessions di “Day & Age” del 2008. L’apertura è affidata alla titletrack, che rievoca, rielaborandolo in maniera impeccabile, il sound degli U2 pre-ingessatura.

Non mancano brani impregnati di quella certa epicità che i The Killers hanno brillantemente espresso da una decina d’anni a questa parte, vedi alla voce “Rut” e soprattutto “Some Kind Of Love”, pezzo synth pop scritto includendo elementi di “An Ending (Ascent)” di Brian Eno. E poi un po’ di piacevole epicità da stadio, come nella potenziale hit “Life To Come”, ed un bel richiamo al mai dimenticato “Hot Fuss” con la decisa “Tyson vs. Douglas”.

Brandon Flowers e compagni tornano con un ottimo album, che li rimette in carreggiata dopo il mezzo flop di Battle Born e promette scintille dal vivo.

Brano migliore: Run For Cover

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