KLF (Kopyright Liberation Front) è un progetto musicale ideato da Jimi Cauty e Bill Drummond alla fine degli anni '80. Il loro ingresso nel music business avvenne lavorando per Stock Aitken & Waterman, il trio di autori/produttori che riuscì ad imporsi come "macchina sforna successi", lanciando Rick Astley, Mel & Kim, Kylie Minogue ed una serie pressoché infinita di facce pop, oramai per lo più cadute nel dimenticatoio.

Da questa esperienza e da una riuscita "prova su strada" delle loro teorie sotto lo pseudonimo "The Timelords", Jimi e Bill trassero un libro intitolato "The manual", trattato che spiega per filo e per segno come scrivere una numero uno per la classifica inglese, partendo dal budget da stanziare fino alle agenzie da contattare per promuovere il prodotto.
Riletto oggi, il manuale è una critica asprissima al music business, critica che centrava il bersaglio nel 1988 come lo centra oggi: forniva un iter di sicuro successo e sbarrava le porte a qualsiasi minimo lampo di originalità. Non si sa se i nostri abbiano mantenuto la promessa di un viaggio in Madagascar al primo produttore che fosse riuscito nell'impresa; di sicuro ci sono riusciti loro, arrivando di nuovo ai primi posti in classifica con 5 singoli e con il loro album The White Room", mescolando acid house al rap ed autocitandosi in ogni pezzo, à la Art of Noise.

Un gruppo normale sarebbe stato contento di andare ai Brit Awards e di vincerli pure.
I KLF no.
Non si sa se l'exploit di quella serata fu dovuto ad un raptus di follia o a settimane di premeditazione ed accurata pianificazione, sta di fatto che si presentarono sul palco per cantare il loro ultimo successo dance intitolato "3 am Eternal" insieme agli Extreme Noise Terror, un gruppo noise/hardcore, sparando a salve sul pubblico con delle vere mitragliatrici e lasciando una pecora decapitata (vera) all'ingresso dell'hotel in cui si tenne il gran galà.
Infine fecero annunciare : "The KLF have now left the music industry".
Trevor Horn c'era.

Chill Out è un disco del 1990 : due anni prima dei Brit Awards e due anni dopo il manuale.
Nelle note di copertina non è scritto, ma l'idea alla base di questo trip lungo 40 minuti è nata insieme ad Alex Paterson degli Orb: un collage realizzato dal vivo con scampoli di tracce che vanno dall'Elvis di "In The Ghetto" a Kongar Ol Ondar, cantante originario di Tuva che canta due toni contemporaneamente. Il tutto in un'atmosfera pacata da post discoteca, quella che da allora si chiama chill out.
Non vi sono tracce distintive, sebbene si possano riconoscere i coretti di "Justified And Ancients", uno dei singoli da The White Room, Chill Out infatti è un disco che va lasciato scorrere, una sorta di "Music for airports" per dj ed ascoltatori giovanissimi.
Singolare risultato per un gruppo che aveva razionalizzato le ferree regole del music business solo 2 anni prima.

Il catalogo della KLF communications è stato cancellato il giorno dopo i Brit Awards dagli stessi Jimi Cauty e Bill Drummond, fortunatamente la Wax Trax che detiene i diritti di distribuzione dei KLF negli stati uniti, stampa tuttora copie dei loro album.
Se non fosse altrimenti, ci perderemmo un disco seminale, ma non per questo di difficile ascolto e soprattutto, non per questo datato: in ogni minuto di musica ed anche in quelli di silenzio, si riescono ancora ad odorare gli ormoni di un qualsiasi sedicenne che oggi ha trent'anni, rilassati dopo una notte passata a ballare, la sua eccitazione per il fermento clandestino della scena rave d'oltremanica, e la voglia di sperimentare cose nuove: droga, sesso e musica sud siberiana.
E' una bella sensazione, quasi quasi lo riascolto, voglio avere sedici anni ancora per un po', nei miei jeans, maglietta e scarpe da tennis, sull'ultimo treno verso Trancentral.

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