Londra, 14 Ottobre 2002. Esce il primo albume dei “The Libertines”, “Up the Bracket”.

L’ondata new rock dei primi anni 2000 aveva bisogno di una band inglese da contrapporre ai new yorkesi The Strokes. I Libs sono quindi il gruppo giusto, al posto giusto nel momento giusto.

La produzione è affidata a Mick Jones, storico chitarrista dei “The Clash” che sulla fine degli anni 70 avevano portato il punk inglese al suo livello più alto e nobile con l’indimenticabile “London Calling”.

Il sound dei Libertines è molto diretto. Il disco sembra registrato in sala prove e regala fin da subito un’immediatezza di ascolto ed un’efficacia comunicativa in perfetto stile rock’n’roll. La formula è semplice, due chitarre e due voci, basso e batteria.

L’album regala alcuni pezzi di altissimo livello, “Death on the Stairs”, “Time for Heroes”, “Boys in the Band” e “I Get Along” su tutti. Alla voce si alternano lo stile scanzonato, languido e quasi fuori tempo di Pete Doherty con lo stile più grintoso e rock’n’roll Carl Baràt.

Ne esce un disco davvero interessante sia dal punto di vista musicale (seppur senza inventare niente) che dal punto di vista melodico; un album d’esordio che li consacra come la nuova “next big thing” inglese.

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