OK, eccoci di fronte alla prossima grande cosa come direbbero gli albionici: giovani, look sporco e per di più raccomandati da Mick Jones (e non sto a spiegare chi è perché lo sapete, vero?).

Quindi? La solita bandicciola di giovinetti montati e spocchiosi che ha azzeccato l'album giusto grazie alla "premurosa" guida di manager e produttori?
Forse no, anzi decisamente no.

'Sta gente non saprà chi era Iggy o gli Mc5, forse non si ascoltano nemmeno i Clash, ma cazzo se suonano. Ascoltatevi Vertigo, Death On The Stairs e Horror Show, fulminante trittico iniziale, e avrete un'idea di che cos'è il rock'n'roll e di cosa sono i Libertines.

Certo niente suoni cool, niente collaborazioni con i fighetti ingellati che suoniamo ma col volume basso e non si beve né fuma durante i concerti. Scordatevi i vari Sum 41 et similia, quindi.

Tutte le tracce vanno come il vento (scusate se non uso termini tecnici), sono ispirate e... SPACCANO, quindi largo ragazzi arrivano i Boys in the Band!

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