"Sin And Lostness" dei tedeschi Lost Rivers è un nero granitico monolite.

Rabbiosa paranoia che urla sotto un wall of suond di maniacali feedback in perenne saturazione che agonizza sotto i colpi di una pesante meccanica batteria.

I vicini maleducati dei A Place To Bury Strangers. I Lost Rivers sono meno piacioni, meno studiati, più sporchi e selvaggi, sempre lanciati al limite, a un passo da perdere il controllo e deragliare definitivamente.

Un assordante muro del suono dove ancora si riconoscono i resti di vecchi poster dei primissimi anfetaminici Loop, i Joy Division con tutte le regolazioni degli amplificatori al massimo.

Una folle corsa di nero noise shoegaze con lo spettro di J. Curtis alla voce.
Un nevrastenico assalto sonoro fra i più convincenti sentiti ultimante.

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