Ricordo ancora la curiosità che mi prese, passando accanto al negozio del mio music-pusher, nel sentire questa ballata dal ritmo pulsante, con un accattivante arpeggio di chitarra e questa voce leggermente nasale, dinamicamente trascinante.

Entrai e gli chiesi: ''Chi ...zzo sono?''. ''I Lucy Show'' - mi rispose - ''e questa s'intitola Ephemeral (This Is No Heaven)''. Mai sentiti prima e siccome questo mi ha sempre intrigato, mi chiusi in cabina ad ascoltare questo LP. Il gruppo era composto da: * Mark Bandola - vocals, guitar, keyboards * Rob Vandeven - vocals, bass guitar * Pete Barraclough - guitars, keyboards * Bryan Hudspeth - drums.

Il fascino di questo album del 1985 è tutto nella sapiente mescola della parte ritmica, con basso ben delineato e sempre presente a contrappuntare i brani, la chitarra suonata con ricchezza di arpeggi, veloci assoli, mai distorti, la voce suadente del cantante (in alcuni tratti mi ricordava i 'Comsat Angels', se qualcuno li conosce) che non perde mai di vista la melodia dei brani, evitando inutili narcisismi vocali.
Ci sono certo alcuni (2-3) brani ''dimenticabili'', ma il senso di compattezza unito ad una dinamica molto aperta, me li ha sempre fatti ascoltare tutto d'un fiato, con i woofer che spostavano l'aria dinanzi a me ed io che immaginavo strade senza fine da percorrere al suono della loro musica.

Purtroppo è stato stampato in cd solo il seguente ''Mania'', ma sono riuscito a fare un bel lavoro con la versione uscita su nastro al cromo-bromo-tungsteno-molibdeno.... per chi fosse incuriosito. :-)

Tracklist
1. Ephemeral (This is no Heaven) (3:42)
2. Resistance (3:59)
3. Come Back To The Living (3:39)
4. The White Space (4:17)
5. Wipe Out (3:11)
6. Twister (3:26)
7. Undone (4:04)
8. Remain (3:47)
9. Better On The Hard Side (5:22)
10. Remembrances (3:47)
11. Dream Days (4:49)

Allora pensai ''che bella ventata fresca'' e continuo a pensarla così.

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