"Ma chi sarà stò Moatillatta?... bah!.."
Certo che stì Mars Volta ne han fatta di strada! Ancora mi ricordo le prime recensioni di questo disco/oggetto del mistero, frutto dell'ennesimo progetto dei frontmen degli At the Drive-In. Chi li stroncava come cervellotici cialtroni e chi invece li incensava come riscopritori del prog anni '70.
Poi stò cd lo comprai per caso. Ero partito per prendere l'omonimo dei Deftones, era il 2003, e "Fire" degli Electric Six, una discorock band (quelli sì, veri cialtroni!), e insieme, a scatola ancora (soc)chiusa ci infilai pure stò De-loused, che le rece mi avevano incuriosito... massì...
Furono una scoperta singolare. Ma allora erano loro a suonare quella strana canzone che radiorock passava sempre alle due di notte, puntuale prima che perdessi conoscenza! .."is anybody there ... these steps only multiply..." cantata da una voce che a tratti somigliava tanto a quella di Freddie Mercury...
Un concept album su uno che cerca di suicidarsi, non ci riesce ma finisce in coma e vaga nei meandri del suo inconscio. Poi si sveglia... e decide di farla finita buttandosi dalla sua finestra di ospedale! Non male, ma quello che mi impressionò era la potenza di questo album: un esplosione di batteria e bassi pompati fino all'inverosimile... non per niente in cabina di regia c'é il buon vecchio Rick Rubin. Presto De-loused spazzò via dal mio stereo sia i Deftones che i disco-cialtroni. Ora, io non sono un musicista (strimpello quattro accordi quattro alla chitarra) né mi spaccio per un esperto di critica musicale, ma a tutt'oggi questo rimane uno dei migliori album che abbia mai ascoltato, forse il migliore che abbia tra i miei cd (e ne ho, io ascolto un po' di tutto).
E' una valanga psichedelica di sonorità hard miste a ritmi latini e sprazzi melodici, un alternarsi di percussioni violente e sincopate ad aperture di una dolcezza incredibile (vedasi "Eriatarka"), e interminabili orgasmi di note ("Cicatriz", "Roulette Dares") che alla fine ti lasciano con l'impressione di aver viaggiato per un'ora. E che dire degli ultimi trenta secondi di "This Apparatus Must Be Unearthed", quando pare che una locomotiva immensa venga lanciata a tutta velocità fuori da un tunnel psichico?
Ieri, appena usciti, i Mars Volta erano "quelli degli At the Drive-In...", un gruppetto le cui esibizioni live venivano spesso subissate dai fischi ignoranti di chi ancora voleva fare paragoni con il loro passato, e che ebbe la sfortuna di perdere l'effettista alla vigilia dell'uscita del primo album (curiosamente tutta la loro musica è pervasa da atmosfere e tematiche legate alla morte). Oggi sono una band di culto, apprezzati e seguiti in tutto il mondo, molto più che all'epoca degli AtDI. Nel panorama musicale odierno sono originali e sperimentatori, e per me anche innovativi; adesso mi smentiscano gli espertoni, ma il progressive mischiato con l'hard rock, il dub, la salsa e i ritmi latini à la Santana io non l'avevo sentito mai. Certo la voce di Cedric dal vivo non è quella del dio che sembrerebbe cantare nei cd (...è un bel chiavicone in alcuni live! n.d.r.) ma ho già preso i biglietti per il concerto di Ostia Antica e, vi dirò... aspetto con una certa trepidazione!
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