Vorrei precisare prima di scrivere questa recensione che non stimo affatto il messaggio estremista di questa band.

C'è veramente poco di positivo nelle canzoni dei Mentors, ma in una certa maniera ho sempre apprezzato i testi provocatori o messaggi scorretti tanto per creare scompiglio alle masse credulone. Diciamo che i Mentors furono i capostipiti del movimento battezzato "shock rock" quella musica studiata per sconvolgere e basta, dopo di loro alcuni altri complessi si fecero strada nel genere scopiazzando i loro atteggiamenti (vedi G.G. Allin). Abusi di droga ed alcool, depravazione sessuale, maschilismo ed un orientamento puramente fascista diede il tocco maledetto alla band portandola alla vetta del successo.

Il complesso nasce nel 1976 a Seattle formato da tre compagni di classe: Sickie Wifebeater, Heathen Scum e Eldon Hoke conosciuto meglio come El Duce. Dopo diversi anni di tentativi di sfondare a Seattle decidono di trasferirsi a Los Angeles in cerca di successo e come spesso capita a Los Angeles qualcuno si interessò alla loro musica, soprattutto alla loro immagine. I Mentors iniziano così ad esibirsi agghindati da boia incappucciati, nei locali californiani, riuscendo ad agguantare un contratto con la Mystic Records, dando alla luce nel 1982 il loro primo album: "The trash bag" seguito quasi immediatamente da un secondo album live. Nel 1985 uscì il terzo album, "You axed for it!" con il quale ottenerono i maggiori riconoscimenti.

Dopo anni di provocazioni ed eresie i Mentors riescono ad attirare l'attenzione dei media, partecipano così a show televisivi e radiofonici dimostrando all'intera america la loro follia conquistando così un importante fetta di pubblico.

"You Axed for it" è un pesante album Heavy metal, non sfoggia nessuna qualità particolare, dalle sfumature Thrasheggianti, una brutta copia dei migliori Venom, riff pesanti che raramente prendono una propria personalità, brani primitivi e privi di spessore.

Non sto dicendo che tutto ciò sia immondizia, ma evidentemente il lato strumentale della band è stato tenuto un po' in disparte per lasciare spazio alle provocazioni. Lo stesso batterista/cantante El Duce possiede una voce priva di riconoscimenti, le linee vocali sono scontate "né carne né pesce". Tra le canzoni si possono citare "Sleep Bandits" (anche se sembra che canti un Cronos malato) o l'orecchiabile "Four F club" alla quale non posso dire nulla. Dei testi è meglio non parlare alcuni titoli possono spigare tutto: "Sandwich of love", "sex education" o "In and and out of you".

Il merito dei Mentors quindi è stato quello di aver anticipato molte band in molte cose, questo già non è poco, con le loro scarse qualità sono riusciti ad avere i massimi risultati anche se durati per poco tempo. Molti gruppi hanno reso omaggio alla loro musica come gli Anthrax o i Ministry.

Nel 1997 El Duce muore e con lui muoiono molte delle risposte alle leggende che vagano attorno il suo personaggio; era veramente convinto a ciò che diceva? Era veramente stato lui a uccidere Curt Cobain come in molti credono? Per non parlare della sua morte stessa.

Il disco non è così indispensabile ma se sentite di comprarlo, comprate pure.

Carico i commenti...  con calma