E chi caspita sono questi The Monkeywrench vi starete chiedendo compari debaserioti; prendo spunto dalla definizione che è stata data alla band da gnagnera: "punk, grunge, psichedelia, garage, blues, Tim Kerr, Mark Arm, Steve Turner, questa si che è una rock'n'roll band coi controcazzi!". Un supergruppo formatosi a Seattle nei primi anni novanta giunti con questo lavoro al secondo disco; album che mi regalai, lo ricordo ancora molto bene, nel Natale del 2000; mi par giusto parlare di loro in questa mattinata natalizia.

Rispetto all'esordio di qualche anno prima si nota ancora una maggiore frenesia, una crudezza di fondo grazie in particolare alla centrata produzione di Jack Endino (Nirvana, TAD, Screaming Trees, L7 tanto per fare qualche nome!!). Mark Arm e Steve Turner sono i due fondatori di quella sporca macchina da guerra denominata Mudhoney; e da li che parte il suono dei Monkeywrench, con la riconoscibilissima voce di Mark così efficace nell'allungare le sillabe finali delle strofe cantate. Una voce ben poco aggraziata ma ideale per sostenere la musicaccia dei suoi compagni.

Viaggiano come dei missili terra aria lanciati a supersonica velocità in quasi tutte le canzoni del disco; prendete un brano come "Bring On The Judgement Day" con quell'armonica impazzita che rende ancor più "vivace" il fiume in piena dei quattro minuti della sua durata. Minuti Psycho-Garage con il suono di chitarre noise e schizzate che fendono l'aria. La mazzate di "Solar Revelations" (posta saggiamente dai nostri ad aprire il lavoro) che nel suo breve scorrere mi ricorda, fin dalle primissime note, i folletti di bostoniana memoria che vanno ad incrociare i Gun Club più spericolati.

E' il deliro totale degli oltre otto minuti (!!) di "In The Days Of The Five" a darmi la conferma che ci troviamo di fronte ad un gruppo formidabile, poco conosciuto ma che vi straconsiglio. Un brano che sembra mai finire, mantenendosi su tempi non troppo rapidi e che ti annienta con quel finale dove le stridenti chitarre vengono maltrattate, violentate, distrutte.

Avercene di dischi così!!

Ad Maiora.

Carico i commenti...  con calma