Questa volta mi sono proprio lasciata andare, caro amico de-baseriano, è una recensione davvero lunga. Quindi, se non ti va, lascia perdere immediatamente. Se invece ti "sacrifichi", lascia che ti racconti l’incredibile vicenda di un tipo insolito, speciale, per me straordinario: Reverend Beat-Man, The Swiss Rock’n’roll Preacher.
Quando si parla di musica svizzera, affiorano subito alla mente i corni delle alpi e lo jödel, oppure rinomate glorie nazionali come i Gotthard, pietosa band power-rock che spopola pure in Germania, o - peggio ancora - come Dj Bobo (avete in mente Chihuahua?). Non tutti sanno però che la Svizzera è una delle più importanti capitali del rock’n’roll europeo. E il Reverendo ne è l'esponente più prestigioso.
La storia di Beat-Man è piuttosto anomala. Ai suoi inizi come musicista (attorno agli anni ‘90) il Nostro girava per l'Elvezia sotto le spoglie di "Lighting" Beat-Man, suonando un furioso punk-rock’n’roll con una lugubre maschera da wrestling calcata sul viso. Uno spettacolo anticonformista e decisamente trash, molto seguito nell’ambito underground e garage europeo. Sette lunghi anni di show e successi, durante i quali però Beat-Man cominciò a sentirsi ossessionato dalla maschera, da questa schizofrenia alienante, che lo soffocava, lo opprimeva, proprio come se fosse stato posseduto da un’entità oscura. Improvvisamente, a causa di un infortunio, un giorno Beat-Man si ritrovò in coma all’ospedale. La leggenda narra che durante lo stato d’incoscienza ebbe una visione: vide Robert Johnson e Screamin’Jay Hawkins che stavano ad attenderlo in fondo ad una luce bianca. Nella visione Beat-Man si buttò in ginocchio davanti ai due grandi artisti blues ed implorò di farlo tornare sulla Terra, al che Johnson e Screamin’Jay gli dissero tuonando: Abbiamo visto quello che facevi sulla Terra con il rock’n’roll... ma la maniera come lo suonavi era sballata! Ora torna sulla terra, e diffondi la musica nel modo giusto: predica il verbo del rock’n’roll primitivo, canta e diffondi il blues ed il gospel!. Beat-Man si svegliò dal coma, e la prima cosa che fece quando poté alzarsi, fu di bruciare in un rito voodoo l’odiata maschera. Quindi prese una chitarra, una batteria scalcagnata ed il suo fedele furgone, ed iniziò a girovagare di villaggio in villaggio come one man-band per predicare il sacro Verbo del rock’n’roll. Questi furono i giorni in cui nacque il "Reverendo" Beat-Man. Una vera missione la sua, decisa dall’alto: il rock’n’roll come culto, la chitarra come strumento di conversione, i testi fulminanti come preci misericordiose...
L'attuale band del Reverendo, The Monsters, è tra le migliori live-garage band in Europa, e la più impetuosa e dissennata su tutte. E' appena uscito Youth Against Nature, la ristampa di un mitico album uscito nel '95 in soli mille esemplari su vinile. Perfettamente attuale ed in linea con la tendenza del garage oggi in voga, contiene cinque classici del repertorio che la band propone tuttora dal vivo. Il suono analogico è semplicemente spettacolare, registrato (ancora in tempi non sospetti) ai Toe Rag Studios di Londra. Una vera, succulenta chicca consigliata agli amanti del garage, ma non solo a loro. Un album urgente e delirante, concentrato in un globale afflato punk, un vero assalto psico-fisico. Le canzoni di Reverend Beat-Man sono robuste, sexy, sporche, bluesy, radicali. Puro garage rock’n’roll urlato e proclamato. Con i compagni d'omelia Janosh, Di-Putto, Swan Lee e Pumi, a colpi di sonorità "fuzzed out" e prediche sguaiate, questo missionario sferra la sua Liturgia pregna di un furore deflagrante.
Come ogni Reverendo che si rispetti, ora Beat-Man ha la sua Cattedrale, a Berna, ovvero l’etichetta musicale Voodoo Rhythm Records, le cui opere di bene sono produzioni proprie e d’altri musicisti distribuite in ogni angolo della Terra. La Voodoo Rhythm riserva vere squisitezze musicali: The Get Lost, una band con i super fiocchi composta da tre eccellenti musicisti (già membri della mitica garage-rock band americana anni '80 The Miracle Workers, ora residenti in Svizzera) che con il loro ultimo album Never come back offrono all'ascoltatore un fenomenale lavoro punk-garage dalle tinte forti. Questo disco è stato definito da Rumore il miglior album garage del 2002.
Un altro personaggio molto interessante nella parrocchia del Reverendo è King Khan, un indocanadese ambasciatore di un brillante boombaloo-blues e voodoo-soul. Con la sua band (The Shrines) King Khan ha già suonato varie volte al Roskilde Festival e ad innumerevoli concerti in tutta Europa. I suoi live sono roba potentissima, a rischio d'infarto. Non vi cito anche gli altri chierichetti di Chiesa Voodoo Rhythm, sennò mi lapidate!
Per maggiori informazioni vi consiglio una visita sul sito del Reverendo, dove trovate i dettagli sulle sue band e molti brani in mp3.
Visto che in Svizzera non si vive di solo musica, Beat-Man è anche un affermato illustratore grafico. Sempre sul sito si può ammirare una galleria di maliziose immagini in stile stompin' fetish. Andate inoltre a curiosare tra i link consigliati da Beat-Man. Vi si aprirà un mondo infinito.
Check it out. rock'n'roll will never die!
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