Texani di Houston, dopo una manciata di 45 giri pubblicano nel 1968 un classico dell'underground psichedelico di rarità assoluta.
Flash testimonia l'esordio di Bill Gibbons, chitarrista di stampo hendrixiano che guadagnerà fama e gloria con i famosissimi ZZTop.

Quest'opera s'inserisce come attitudine nell'ambito del "Garage Rock", tanto caro ai cugini 13th Floor Elevators, le similitudini sono molte, ma l'approccio è quello di un rock blues duro in cui la solista di Gibbons riproduce gli entusiasmanti insegnamenti del maestro di Seattle.

L’album possiede una scrittura compositiva d’impatto immediato, Flashback è un inno d’urgenza proto-punk, un tappeto sonoro di assoli di chitarra e piano hammond, ritornelli sballati e un finale acustico fatto di bonghi e sitar, molto molto freak.
Scoun Da Be, You Make Me Shake, Crimson Witch, Pluto – Sept. 31st, evidenziano maggiormente i riferimenti hendrixiani, ma con gusto personale ed un cantato flippato che non smette mai di affascinare.
Le sperimentazioni di Eclipse e Reclipse profumano invece di cabaret zappiano, No Good To Cry è una ballata triste e malata, 99th Floor l’omaggio agli Elevators ed anche il 45 giri che li portò ad un discreto successo nelle classifiche texane.

Questa storia durò il tempo di una stagione, già nel ’69, Gibbons si unì a Dusty Hill e Frank Beard degli American Blues per formare appunto gli ZZTop.

Un disco eccezionale, un “must” per tutti i cultori del rock psichedelico.

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