"Un dolce tenebroso sogno"
Una lenta processione notturna in un freddo deserto, del tutto ignari della meta finale del nostro vagare .
Il pallido volto amico della luna . Silenzio. I pesanti passi nella sabbia come un gràve basso cadenzano la marcia . Una lontano canto , la voce di una chitarra, ci fanno pesare meno il senso di solitudine, ci accarezzano, quasi ci prendono per mano , ci accompagnano per un breve tratto , facendo vibrare di fiocca luce l'oscurità indicano la via.
Il dolce suono di un flauto ci rasserena. Chiudiamo gli occhi, il tempo potrebbe fermarsi .
Ma dobbiamo proseguire
Il passo è più pesante, una dolce evocativa nenia ci accompagna . Vorremmo fermarci , lasciarci andare, farci cullare .
Ma dobbiamo proseguire
Il passo è ancora più pesante , lo sentiamo nella notte. Il battito cardiaco aumenta, il suo pulsare ipnotizza, cadenza la processione
La tranquillità ci abbandona . Nelle tenebre irreali si sente la presenza di una scheletrica macabra fanfara che ci avvolge di freddo con le sue sinistre dissonanze. Vorremmo chiudere gli occhi , non sentire quella funerea ma incantatrice marcia.
Ma dobbiamo proseguire.
Un canto rassicurante ci ridona serenità, forse la via non è poi così inquietante, anzi a ben vedere è una dolce inquietudine . Una dolce tensione, in fondo speriamo che duri.
Sui sempre più pesanti passi seguiamo la voce guida, che vola sulle sinistre ma ormai dolci amiche distorsioni di una solitaria chitarra che illumina il manto nero che ci avvolge
Forse la nostra onirica processione ha raggiunto la sua meta.
I passo si fa più leggero. Lentamente come una marea risalgono le note della sinistra fanfara, voci. Una babele di suoni ci avvolge. L'atmosfera è pesante, elettrica martellante.
Ultima esplosione di sensazioni prima della misteriosa meta del nostro vagare.
Arena Negra
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