"Grazioso", certamente qualcosa in più che tale è il terzo ed ultimo album rilasciato dall'omonimo gruppo fra i progenitori dell'epopea rock-progressive degli anni '70. In realtà il suo titolo completo avrebbe dovuto essere: "Everything as Nice as Mother Make It" ovvero "Tutto quanto così grazioso come lo fa Mamma", ma al produttore non parve una figata e quindi come si usava allora, pensò bene di "tagliarlo" in modo da renderlo più facilmente fruibile. Oltre a ciò va rilevato come "Nice" sia parzialmente un album prodotto in studio, essendo tali solo quattro brani (il lato "A" del long playing), il primo dei quali è poi la rivisitazione di "Azrael" del loro album d'esordio, cosa non particolarmente difficile visto il prodotto di partenza: una sordonica esibizione in cui il non intonatissimo Jackson, ma specialmente il povero Emerson con un merletto alle tastiere trascinano il brano fino all'ossessivo finale, ricamo che s'ispira, o forse qualcosa in più, al "Preludio in Do diesis minore" di Rachmaninoff, una delle prime riscritture dell'allora giovanissimo Keith, all'epoca quasi 23 enne.......Azrael (in arabo: "colui che è aiutato da Allah") per la cronaca è il protagonista del pezzo ovvero un tizio che, già pronto nella bara per il funerale, si risveglia miracolosamente alla vita riflettendo paro paro le sue sensazioni nella pesantezza del brano, che a suo dire, Emerson ha persino reso più "leggero"......
Consci d'aver calcato un po' la mano i nostri tre eroi (O'List se n'era andato poco dopo l'incisione del primo album) passano ad un brano di diversa natura ed armonia introdotto dal pregevolissimo intercalare al piano di Emerson che viene ben presto accompagnato dal coro diretto da Duncan Browne e scrivo di "Hang on to a Dream" o ovvero (Come poter) "Trattenere un Sogno" composto da Tim Hardin, cantautore statunitense di grande talento in auge negli anni sessanta e morto giovane a causa dei classici problemi di tossico dipendenza. Brano che diventerà un classico del gruppo inglese riproposto nei concerti in tutte le salse possibili ed immaginabili ed anche da Emerson una volta convolato a nozze con Lake & Palmer.
A seguire "Diary of and Empty Day" riempito però dalla musica arrangiata da Emerson sulla base della cosiddetta "Sinfonia Spagnola" ovvero il cavallo di battaglia di Edouard Lalo (accento implicito sulla "o") compositore francese vissuto nella seconda metà dell'800 ed in realtà Concerto per violino in cinque movimenti ed il cui riff piacque particolarmente a Keith durante i Concerti della London Symphony orchestra cui assistette nell'estate del '68. In effetti ed alla larga l'ispirazione c'è tutta, anche se assai velocizzata dall'hammond di Emerson e traviata dalla voce di Jackson, che ne scrisse i testi, tanto da renderla a mo di tarantella........ Chissà se il padre della composizione avrebbe apprezzato questo "arrangiamento", magari da uomo di spirito.....
L'ultimo brano in studio è un vero e proprio "For Example" di Blues........ è sì perché Davison, Emerson & Jackson non contenti di trarre ispirazione dalla Classica pensano giustamente di misurarsi con quello che loro considerano un linguaggio universale: il Blues per l'appunto. Il risultato è questo complesso e personalissimo pezzo che poi prende in mezzo anche il jazz arruolandone due esponenti quali Joe Newman e Pepper Adams, con un rimarchevole passaggio di genere per opera del basso di Jackson. Giusto per "riempire" ben bene il loro Esempio o saggio di bravura nel finale c'è pure una citazione degli idoli dell'epoca con un accenno trombato (non nell'accezione italiana del termine) a "Norvegian Wood", insomma un gran bel patchwork (letteralmente un lavoro composto da "pezze").
Per tirare decisamente su la media dell'album e mancando probabilmente altre composizioni in studio visto l'improvviso abbandono di Emerson, ma anche per ricordarci come il gruppo fosse particolarmente "live oriented" abbiamo poi due rimarchevoli brani dal vivo registrati nell'aprile del '69 durante un'esibizione al Fillmore East, noto tempio della musica in quel di New York. Il primo è il celebre Rondo '69 una cavalcata a ritmo indiavolato sostenuta da Emerson e sue variazioni, tratto dall'omonimo "Rondò alla Turca" capolavoro del grande pianista jazz Dave Brubeck, composto solo una decinna d'anni prima e reso magistralmente da Keith (su questo non ci sono dubbi!). Chiude l'album "She Belongs to Me" di Dylan resuscitato dalla noia mortale della versione originale (ops, perdoni il neo Nobel e suoi accoliti, il mio scarso rispetto!) e sviluppato in ben 12 minuti abbondati di variazioni e citazioni davvero esaltanti che lascio a voi individuare tante sono e ben mescolate, in grado di rendere questo brano il vero capolavoro dei Nice e dare lustro anche all'ottimo contributo di Jackson e Davison, sempre un po' in ombra.
Difficile dare un giudizio ad un disco così composito, anzi sarebbe forse più onesti scrivere raccogliticcio (probabilmente anche la stessa Azrael più che una rivisitazione è un "alternative" o "extended track" del '67) vista la situazione che si era creata in seno agli autori; mi facilita il fatto che senz'altro il miglior album dei Nice resta "Ars Longa Vita Brevis" e forse 4 stelle per "Nice" risultano abbondantine, ma come scritto la media è per forza alzata in particolare da "She Belongs to Me" e quindi arrotondo volentieri per eccesso apprezzando anche la qualità (miracolosa) della riproduzione rimasterizzata ed espansa in mio possesso, quella contenete due bonus quali le versioni tagliate di "Hang on to a Dream" e "Diary on an Empty Day" ovvero i due lati del 45 giri ricavato dal Long Playing. Album che ebbe un notevolissimo successo sia di critica che di pubblico: arrivando al podio delle vendite sul mercato domestico, risultando però tutto ciò ininfluente agli occhi di Emerson che già aveva intuito come il suo destino sarebbe stato ancor più luminoso fuori dai Nice. Meno quello dei suoi compagni che vanamente cercarono un rilancio coi Refugees. Grafica poverella con le solite foto di gruppo fra l'altro sgradite allo stesso Emerson.
Un esercizio assai interessante (e consigliato) per chi volesse approfondire l'argomento "Nice" (album) è quello di andarsi (preliminarmente) ad ascoltare i brani di provenienza dei singoli pezzi e ricavarne un utile raffronto emotivo.
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