"Dopo essersi riposato, l'ottavo giorno Dio creò il Truzzo!
Sarà che era lunedì, sarà che non aveva tanta voglia di rimettersi a lavorare,
sarà che la materia prima per l'impasto non era freschissima, sta di fatto che capì
subito che quella nuova creazione non gli era venuta un granchè bene perchè il truzzo
non appena aprì gli occhi e si vide in mezzo al giardino dell'eden, esclamò:
"E dove cazzo siamo? Sull'Isola dei famosi"?
Questo e tanto altro troverete in questo ultimo e quarto lavoro del 2007 dei The Ocean, band tedesca di estrazione metal, dedita alla sperimentazione e ad impastolìare (permettetemi il termine ) tanti generi. Questa volta partono un pò dalla lontana e sfornano un concept album sulla genesi del mondo (sic!), dal titolo Precambrian, in pratica l'era in cui sono nati gli Iron Maiden. Molto suggestiva (diciamo ovvia và...) la scelta di nominare i titoli delle tracce in ere geologiche, e i due CD in EONI, (si, sono due CD per 1 ora e 20 minuti, se ci arrivate, di musica primordiale). L'EONE è un lasso di tempo vastissimo, tanto da poter racchiudere diverse ere, che già di loro non scherzano. Per dire... magari non ve ne fotterà niente nè degli Ocean nè della musica che suonano, ma adesso potrete fieramente affermare che siete in grado di sapere cosa è un EONE! Il primo CD, dura veramente poco, è un minicd; un controsenso considerando che racchiude addirittura 2 EONI "Hadeano e Archeano" in 5 tracce/ere, ma ce ne guardiamo bene dal chiederci come mai questo paradosso (temporale), vi basti sapere che è il CD EONE più turbolento, e non poteva essere altrimenti, visto che The Ocean cercano di trasmetterci via sonora, quella cosa immane che deve essere stato il parto della neonata Terra.
Per darvi una idea, si ispirano notevolmente a sonorità tipiche di quelle dei CONVERGE, ma se devo dirla tutta, mi sarei aspettato qualcosa di ancora più estremo: DYING FETUS e NAPAL DEATH avrebbero reso meglio il concetto di caos primordiale, ma dobbiamo fidarci ciecamente dei The Ocean che hanno scelto uno stile meno cacofonico, sicuramente avranno notizie di prima mano della recondita epoca che noi non disponiamo.Con il secondo CD EONE dal titolo Proterozoic, le sonorità seguono parallelamente il processo di assestamento della terra, non piu' scossa fin dalle fondamenta dai gas intestinali e rigurgiti gastroesofagei, ma che finalmente comincia a conoscere momenti di calma anche se solo apparente. Gli ISIS e gli AGALLOCH sarebbero proprio adatti? E infatti stavolta gli Ocean azzeccano il terno secco e li emulano alla grande (chi ha detto scopiazzano?).
In conclusione, un disco affascinante, che pur in alcuni limiti, in primis l'assenza di originalità, si può certamente giudicare come un buonissimo lavoro, curatissimo tecnicamente e che strizza l'occhio a quei gruppetti summenzionati. Se avete il timore che ascoltare l'intera opera dall'inizio alla fine... vi toglierà un EONE e 20 ere della vostra vita, consolatevi che li guadagnerete in cultura geologica.
"E fu così che per rimediare a quella mezza chiavica che era uscita fuori, Dio si rimise
al lavoro per una nuova creatura che avrebbe compensato la pochezza, la superficialità e
l'insensibilità del truzzo. Stavolta scelse i migliori ingredienti e li amalgamò con cura,
fra cui anche del metallo, tanto metallo... forse troppo metallo... e fu così che nacque...
ma neanche a dirlo..."
STAY EONIC MA ANCHE STAY POWER
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